Mutuo a tasso variabile, cosa cambia adesso con la decisione della Bce

Ad ottobre l'indice Euribor a 3 mesi si è mosso intorno al 3,95%

Tassi fermi, cosa cambia per chi ha un mutuo lo stop deciso dalla Bce
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Giovedì 26 Ottobre 2023, 14:49 - Ultimo aggiornamento: 15:11

È una buona notizia per chi ha un mutuo a tasso variabile, la decisione della Bce. Con la pausa dai rialzi dei tassi l'aumento sulle rate dei mutui variabili italiani dovrebbe fermarsi al 64% rispetto a gennaio 2022 (+64%). Il dato arriva dall'analisi di Facile.it e Mutui.it realizzata su un finanziamento medio a tasso variabile sottoscritto a inizio dello scorso anno di 126.000 euro in 25 anni con un Tan iniziale 0,67%.

Stop aumento tassi, cosa cambia per chi ha un mutuo

La rata mensile è passata da 456 euro di gennaio 2022 ai 750 euro di oggi. Sommando i rincari mensili, l'esborso aggiuntivo per i mutuatari è stato oltre i 2.850 euro. Per vedere un calo, secondo l'elaborazione di Facile.it bisognerà aspettare il 2024.

Ad ottobre l'indice Euribor a 3 mesi si è mosso intorno al 3,95%: secondo le previsioni, a marzo 2024 dovrebbe scendere a 3,93%, poi arrivare a 3,75% a giugno e 3,35% a dicembre 2024.

Se ciò avvenisse, la rata del mutuo medio presa in esame resterebbe uguale a quella di oggi (750 euro) a marzo 2024, per poi scendere a 737 euro a giugno e a 708 euro a dicembre 2024.

Mutui a tasso variabile, aumenti di oltre 2.300 euro. A luglio picco fino a 5.300 euro, le simulazioni. Sgravi per gli Under 36

Per chi deve accedere ad un nuovo mutuo secondo le simulazioni, i migliori tassi fissi (TAN) disponibili oggi online partono dal 3,79%, corrispondenti ad una rata di 651 euro, mentre per un mutuo variabile la migliore offerta parte da un TAN di 4,71% con una rata di 709 euro. 

Rispetto al 2021 un mutuo variabile costa + 4.400 euro

La Bce lascia invariati i tassi di interesse, «ma i continui aumenti delle rate mensili scattati negli ultimi due anni per effetto delle decisioni della Banca Centrale pesano fino a quasi +4.400 euro all'anno su chi ha acceso un finanziamento a tasso variabile». Lo afferma il Codacons, commentando lo stop al rialzo dei tassi deciso oggi dalla Bce. «Considerata una fascia media di mutuo a tasso variabile di importo compreso tra i 125mila e i 150mila euro, per una durata di 25 anni, ossia l'importo più richiesto in Italia da chi accende un finanziamento per l'acquisto di una casa, la rata mensile è salita complessivamente negli ultimi due anni tra i +270 e i +365 euro per effetto di tutti gli incrementi imposti dalla Banca Centrale Europea a partire dal 2022. - analizza il Codacons - Questo significa che una famiglia che ha acceso un mutuo a tasso variabile si ritrova a spendere oggi in media tra i +3.240 e +4.380 euro all'anno rispetto a quanto pagato nel 2021 come conseguenza delle politiche monetarie della Banca Centrale Europea».

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