Gli astri hanno guidato i primi passi dell'uomo alla scoperta di terre inesplorate e non potevano che essere stelle e pianeti a ispirare una delle belle avventure di cui la provincia di Frosinone può essere orgogliosa: l'Osservatorio astronomico di Campo Catino, uno dei più avanzati a livello amatoriale d'Europa, quello pubblico più importante d'Italia. L'Osservatorio quest'anno spegne 40 candeline. Quattro decenni di intensa e appassionata attività, costellati, è il caso di dire, da importanti scoperte scientifiche e riconoscimenti. Un traguardo importante che martedì 12 dicembre, a partire dalle ore 16.30, sarà festeggiato nel Salone di Rappresentanza della Provincia. Durante l'evento sarà rievocata la storia che ha portato, a metà anni Ottanta, alla realizzazione dell'Osservatorio Astronomico di Campo Catino.
Un'avventura che è anche il racconto di un progetto frutto della sinergia virtuosa, come di rado succede, tra investimenti pubblici, associazionismo, alta professionalità. Il tutto con un solo nobile fine: la condivisione della conoscenza scientifica. «Una cosa che amo molto dell'astronomia non è soltanto la bellezza del cielo notturno, delle stelle, ma la possibilità di condividere questo con gli altri», dice l'avvocato Mario Di Sora nel documentario "Il cielo degli osservatori" realizzato in collaborazione con Tech Art Diffusion, che racconta la storia dell'Osservatorio di Campo Catino.
LE ORIGINI
Il documentario, finanziato dalla Regione, rientra in un progetto più ampio dedicato alla diffusione e allo studio dell'astronomia nel Lazio che verrà messo in onda, sul circuito televisivo regionale, con un programma in 4 puntate da Extra Tv.
Fu un gruppo di giovani astrofili, guidati proprio da Mario Di Sora, a mettersi in testa che il sogno di un osservatorio astronomico in provincia di Frosinone poteva essere realtà.
A dare in anteprima la notizia dell'apertura dell'Osservatorio fu Il Messaggero che titolava: "La Galassia è più vicina". In quattro decenni l'Osservatorio di Campo Catino ha scoperto 36 asteroidi, 10 pianeti extra solari, è stato visitato fisicamente da oltre 200 mila persone ed è diventato l'ente più autorevole e preparato per il contrasto all'inquinamento luminoso. Lavorando sotto un cielo buio e utilizzando strumenti di ricerca sempre più sofisticati, è oggi uno dei punti di riferimento dell'astronomia a livello internazionale.