Frosinone, sosta selvaggia in ospedale: auto in curva e in doppia fila ma a pochi metri i parcheggi sono vuoti

Sono caduti nel vuoti gli ammonimenti della commissaria della Asl Sabrina Pulvirenti

Frosinone, sosta selvaggia in ospedale: auto in curva e doppia fila ma a pochi metrii i parcheggi sono vuoti
di Pierfederico Pernarella
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Venerdì 19 Aprile 2024, 09:45 - Ultimo aggiornamento: 13:01

Guai a fare due passi in più, meglio parcheggiare l'auto in curva, davanti all'ingresso di un ufficio ma anche, perché no, in doppia fila, lasciando a malapena lo spazio per far passare un'ambulanza. All'ospedale di Frosinone ieri mattina, poco prima dell'ora di pranzo, era il caos di sempre. Un traffico da far impallidire le più frequentate strade cittadine e soprattutto sosta selvaggia a ruota libera, come se non ci fosse un domani.

E non sarebbe nemmeno più una notizia se a riaccendere l'attenzione sul caso (comune peraltro agli altri ospedali della provincia, da Alatri a Cassino) non fosse stata la commissaria della Asl di Frosinone in persona. Armata di fogli di carta e penna ha ammonito gli automobilisti indisciplinati lasciando sul parabrezza dei bigliettini: «La signoria vostra è pregata di usare i parcheggi per consentire il transito dei mezzi di soccorso (vigili del fuoco)».

Firmato Sabrina Pulvirenti.

Un gesto doppiamente "eroico". Per il messaggio civico in sé, ma soprattutto perché la Pulvirenti ha notato e si è giustamente scandalizzata per questo modo di fare. Non proprio un fatto scontato di fronte a un problema che si trascina dalla notte dei tempi ed è stato sempre accettato come irrimediabile. «Che volete facevi, è un ospedale». Come se far rispettare le regole del codice della strada in un ospedale, anche quelle più elementari, fosse un vezzo.

E ieri la galleria dei parcheggi selvaggi allo "Spaziani" era più che mai esaustiva. Auto lasciate in curva, alcune anche in prossimità dello degli stop. Altre incastrate in spazi minimi rimasti miracolosamente vuoti, altre ancora nei vialetti d'ingresso di uffici o ambulatori. Infine quelle, immancabili, messe in doppia fila sulle strade di transito anche dei mezzi per l'emergenza.

LA CORSA AI POSTI

Più ci si avvicina verso l'ospedale, più si alza la soglia di sfacciataggine e creatività. Perché, andando al sodo, il problema sembra essere unicamente questo: parcheggiare il più possibile vicino alla meta, con buona pace del codice della strada. I posti per lasciare le auto dove dovrebbero stare non mancano. Basta fare un paio di passi, due o trecento metri a valle della cittadella sanitaria, e si aprono distese di stalli per i posteggi vuoti. Ieri nella tarda mattinata, ora di punta, c'era l'imbarazzo della scelta. Ed è sempre così. Ma si può tranquillamente far finta di niente perché tutti sanno che non ci sarà nessuno a fare le multe o far rimuovere le auto lasciate in divieto di sosta. Male che va ci si ritrova un biglietto della commissaria della Asl Pulvirenti.

Il problema della sosta selvaggia era tal punto diffuso e senza controllo che è stato necessario creare dei percorsi per i pedoni con dei cordoli in plastica piantati sull'asfalto. Senza queste delimitazioni, le auto avrebbero invaso anche questi spazi come succedeva in passato. Per lo stesso motivo davanti alle scale e agli ingressi sono stati installati pali in ferro. E addirittura sono stati messi anche gli attraversamenti pedonali rialzati. Perché, tra le viuzze dell'ospedale, era anche pericoloso persino attraversare.

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