TORREGLIA (PADOVA) - La notizia della brutale aggressione di Filippo a Giulia, avvenuta sabato sera e ripresa dalle telecamere nella zona industriale di Fossò, suscita sconforto e rabbia tra chi conosce il 21enne di Torreglia. Proprio dalla cittadina arrivano i primi commenti: «Siamo sconvolti, quello che per noi era Filippo, un ragazzo d’oro, in realtà a questo punto appare come il dottor Jekyll e mister Hyde – afferma il dirigente di Libertas Volley, Gennaro Zecchino –. Non ho parole per descrivere la ricostruzione di quanto avvenuto in quel parcheggio, se non che mai ci saremmo aspettati da Filippo delle azioni così brutali. La speranza è ancora che possano tornare a casa entrambi sani e salvi. Noi li aspettiamo».
LA SQUADRA
Nella squadra di Torreglia Filippo ha giocato a pallavolo per cinque anni come centrale. Un grande protagonista della società in tutto il campionato di seconda divisione, ma un anno e mezzo fa Filippo aveva deciso di lasciare i compagni per cercare una squadra amatoriale, dato che l’impegno sportivo gli stava portando via troppo tempo e voleva recuperare gli esami che gli mancavano. I suoi ex compagni lo descrivono come un ragazzo tranquillo e mansueto, con una grande dedizione allo sport.
Ora quei ricordi, che erano un appiglio di speranza, lasciano spazio alla disillusione e allo sconforto. La violenza che Filippo avrebbe scatenato su Giulia ha piombato chi lo ha sempre conosciuto come un ragazzo tranquillo, mansueto e impegnatissimo nello sport nella disperazione del doversi ricredere nel modo più drammatico. La disillusione creata da quelle immagini fa ora temere il peggio. «Voglio ancora credere che il mio ex giocatore di pallavolo, il ragazzo che conosco e che ritenevo essere di buon cuore, non si sia spinto oltre quest’aggressione – conclude l’ex allenatore di Filippo. Se è tutto vero spero solo si penta, perché già così non so come potrà un giorno fare i conti con la sua coscienza».