È morto il dottor Giuseppe Basso, l'oncoematologo simbolo della lotta al tumore nei bambini. Il medico 73enne aveva contratto il Covid il mese scorso, ed era stato ricoverato in terapia intensiva a seguito delle complicazioni legate al virus. Con «competenza e determinazione», Basso ha speso la sua intera vita al servizio della comunità e dei più fragili: «Oggi più dell'85% dei bambini che si ammalano di tumore - diceva il medico nel 2018 - diventeranno grandi, avranno una vita normale, potranno avere dei figli e ricordare come un episodio passato il fatto di aver avuto un tumore. A Padova abbiamo fatto uno sforzo organizzativo e finanziario per poter essere centro di riferimento per tutta Italia e garantiamo quello che è il top della diagnostica mondiale. Abbiamo reso l'Italia uguale: ogni bambino che si ammala avrà la diagnosi nel medesimo tempo e la stessa possibilità di cura, sia che provenga da un grande centro o da una zona periferica del nostro Paese», così Basso.
Covid, morto il dottor Giuseppe Basso. Era "l'angelo dei bimbi", centinaia salvati dal tumore https://t.co/vOLIVE02JM @ilmessaggeroit
— Stefania Falone (@StefaniaFalone) February 16, 2021
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Basso, angelo dei bimbi
Nella sua carriera in corsia Basso ha salvato la vita a centinaia di bambini malati di tumore Basso era tra i principali promotori della Fondazione Città della Speranza, la onlus che dal 1994 si occupa di raccogliere fondi per aiutare i bambini malati di tumore.
Si aggrava anche il bilancio dei medici morti durante la pandemia da coronavirus: sono 319 le vittime registrate dalla Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo). Le ultime vittime ricordate dall'Ordine sono - oltre a Giuseppe Basso - anche il gastroenterologo Carlo De Luca di Tivoli (Roma).
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Le dichiarazioni
Nel frattempo è arrivato il cordoglio del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia e dell'università di Padova, per il pioniere dell'oncoematologia pediatrica in Italia. Giuseppe Basso, scomparso all'indomani della Giornata mondiale contro il cancro infantile dopo una vita passata a combatterlo: «Il Covid ci ha portato via la stella cometa delle cure per i bambini malati di tumore. Con Giuseppe Basso la sanità veneta perde non solo un grande clinico, ma anche una persona incomparabile per le qualità sul piano umano, che ho avuto la fortuna di conoscere molto bene», così Luca Zaia.
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Classe 1948, Basso fondò la Scuola di Oncoematologia pediatrica a Padova e in Italia, sottolineano dall'Università di Padova. Anche il rettore dell'ateneo, Rosario Rizzuto, ha voluto ricordare il medico scomparso: «Scienziato di valore e medico appassionato il professor Basso con competenza e determinazione ha applicato i progressi della scienza alla cura dei giovanissimi pazienti, che nei momenti difficili della malattia in lui hanno trovato le terapie più efficaci e un sorriso amico. Intelligente, critico, ironico, mai banale, di lui ricordo tante discussioni accese, animate dalla comune passione per la scienza e da una profonda stima reciproca. Mancherà a tutti noi», così il rettore Rizzuto.