Bimba rom scomparsa dopo rogo del camper: genitori fermati per omicidio
Secondo l'accusa, riferisce la cronaca lucchese della “Nazione”, la coppia di genitori avrebbe omesso «ogni necessario controllo sanitario nei confronti della neonata, dal momento della nascita, non permettendo la tempestività della diagnosi della patologia in essere, resa evidente dalla perdita di peso». Quale patologia? Una fortissima denutrizione e disidratazione. In altre parole: la bimba piangeva tantissimo ma la mamma e il papà non avrebbero colto il segnale d'allarme.
La tragedia risale al 3 maggio 2015: quel giorno la bimba morì all'ospedale pisano Santa Chiara. I genitori avevano avvertito il 118 tre giorni prima, constatando che la bimba piangeva molto e aveva un colore sospetto. Ma era troppo tardi, la neonata non ce la fece.
Secondo il consulente della Procura, la neonata aveva perso notevolmente peso e non era stata nutrita a sufficienza, né idratata. Una morte che lasciò sotto choc gli stessi genitori, che peraltro hanno altri due figli in età scolare, in perfetta salute.
La madre, interrogata sulla vicenda, ha dichiarato di aver allattato regolarmente la figlioletta e di non essersi accorta, come del resto il padre, che la neonata, invece di crescere, stava perdendo pericolosamente peso.
Un approccio che secondo il pm Amodeo, che si è avvalso delle indagini della squadra mobile della questura, configura gravi negligenze e incuria, tali da meritare un processo. Tesi accolta dal gup Riccardo Nerucci che ha disposto il rinvio a giudizio della coppia per omicidio colposo.
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