Concluse le indagini sul sodalizio dei "Crupi", la famiglia che faceva affari a Latina affiliata alla cosca “Commisso” di Siderno (Reggio Calabria). I Carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale, infatti, hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dal magistrato Giuseppe Miliano, che ha coordinato l’attività condotta dai militari, nei confronti di 7 persone ritenute responsabili a vario titolo di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio in concorso.
In particolare è emerso che erano state alterate le richieste finalizzate ad ottenere il condono degli abusi edili insanabili del centro sportivo “La Siepe”, riconducibile alla società “Effe4” di Rocco Natale Crupi, 53 anni, originario di Siderno. La struttura - sottoposta a sequestro nel corso dell'inchiesta - si trova a Borgo Carso. Altra pratica ha riguardato l'immobile di proprietà di una donna di 74 anni residente a Latina.
Coinvolti nell'indagine un geometra del Comune di Latina, istruttore dei condoni edilizi, il quale ha "rimosso" gli abusi in cambio di 500 euro per ciascuna pratica e l'ingegnere che all'epoca era a capo dell'ufficio antiabusivismo al quale per un ampliamento che non poteva essere concesso all'interno del "Central park" sono state versate 200 euro a favore di una società sportiva dilettantistica.
Abusivismo all'ombra della famiglia Crupi, chiusa l'inchiesta: coinvolti due tecnici del Comune
di Giovanni Del Giaccio
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Lunedì 8 Aprile 2019, 14:18 - Ultimo aggiornamento: 17:37
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