Falsa raccolta fondi in città per Nicoletta e Renée: «È una truffa, state attenti»

Falsa raccolta fondi in città per Nicoletta e Renée: «È una truffa, state attenti»
di Stefano Cortelletti
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Martedì 20 Febbraio 2024, 12:38

LA COMUNITÀ

Mentre Cisterna attende di conoscere la data dei funerali di Nicoletta e Renée, c'è chi sta speculando sul dolore collettivo andando a chiedere a cittadini e attività commerciali un contributo per sostenere le spese per le esequie. «Le famiglie Amato e Zomparelli si dissociano da questa iniziativa, che non è stata né condivisa, né autorizzata. È una truffa, fate attenzione agli sciacalli» fanno sapere dall'amministrazione comunale di Cisterna, in contatto con i familiari delle due donne uccise una settimana fa per mano di Christian Sodano, ex fidanzato di Desyrée, figlia e sorella delle due vittime.

Si tratta di due persone, un uomo e una donna, che cercano di carpire la buona fede dei cittadini, specie quelli più anziani.

Diverse le chiamate arrivate ieri in Comune per sapere se fosse autorizzata la raccolta fondi. Non è ancora chiaro se qualcuno abbia effettivamente versato del denaro, rigorosamente in contanti: non risultano al momento denunce alle forze dell'ordine, ma potrebbe essere questione di ore.

Nel frattempo la comunità sta vivendo in un limbo, ancora frastornata dalla tragedia avvenuta. «Non abbiamo ancora avuto comunicazioni per poter organizzare i funerali» ammette Giovanni Zomparelli, padre e non no delle due donne uccise. Da una settimana il suo pensiero è per la nipote Desy, che va a trovare quasi tutti i giorni nella casa di Latina in cui è ospitata. È ancora forte l'emozione per quelle cinquemila fiaccole che venerdì hanno sfilato per la città, fino alla parrocchia di San Valentino dove tra giovedì e venerdì ci potrebbe essere l'ultimo saluto. Non vuole più parlare pubblicamente, al citofono di casa si limita a ringraziare Cisterna per l'affetto ricevuto, «anche se nessuno potrà più darmi indietro mia figlia e mia nipote», dice chiudendo la conversazione. Sul cancello di casa, le due foto di Nicoletta e Renée, una delle tante epigrafi che rimandano a un ultimo saluto "a data da destinarsi".

Ieri pomeriggio in Comune a Cisterna un gruppo di mamme con i loro figli hanno partecipato all'incontro sul Patto educativo di comunità, ospite Guillermo Mariotto, stilista e personaggio televisivo, celebre giurato della trasmissione Rai "Ballando con le stelle". Doveva parlare di bullismo e cyberbullismo in veste di ambasciatore del Moige, ma ha parlato anche della tragedia di Nicoletta e Renée: «Quando succedono queste cose ci si rende conto di quanto siamo ignari delle difficoltà degli altri - ha detto - c'è una difficoltà nel riconoscere che l'altro sta vivendo un momento difficile, nel riconoscere che l'altro non sa gestire l'amore. Ecco perché dico che siamo tutti colpevoli. Qualcuno di questa comunità probabilmente sapeva ma non è intervenuto, noi ignoriamo quello che succede nella testa degli altri, poi succedono queste cose che ci feriscono. Ho sentito per l'ennesima volta a Cisterna un dolore così atroce e mi chiedo: perchè nessuno se ne è accorto?».

Contemporaneamente in piazza La Malfa nel quartiere San Valentino il circolo Arcigay di Latina Seicomesei e il Centro Donna Lilith hanno organizzato una manifestazione. Presenti un centinaio di persone: «L'abbiamo organizzata nella convinzione che attraversare gli spazi, dare voce ai corpi, alla rabbia, senza nascondere la testa sotto la sabbia, sia l'unica strada possibile» ha spiegato Anna Claudia Petrillo.

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