Per la Pedemontana triplicano i costi ma i fondi restano sempre gli stessi

Per realizzare il progetto serve mezzo miliardo di euro rispetto ai 161 milioni del 2019: a disposizione ci sono “solo” 79,2 milioni

Per la Pedemontana triplicano i costi ma i fondi restano sempre gli stessi
di Antonello Fronzuto
3 Minuti di Lettura
Domenica 28 Aprile 2024, 06:35

Tornano le elezioni e immancabilmente, come i cittadini del Golfo sono abituati da 30 anni a questa parte, emergono nuovi tasselli sullo stato della tangenziale di Formia. Dai documenti messi a disposizione di Anas, ente attuatore del progetto, e dal suo responsabile unico di fresca nomina, emerge che l'asse viario di collegamento che dovrebbe consentire di oltrepassare Formia, è notevolmente lievitato nei costi.

La pedemontana presentata come “light”, opera da 160 milioni di euro, per come era inserita nella scheda del ministero delle infrastrutture nel 2019, e stimata "informalmente" nel 2021, durante le interlocuzioni ministeriali dell’allora presidente della commissione Finanze alla Camera Raffaele Trano, tra i 300 ed i 350 milioni, diventa ora ufficialmente investimento da 532,25 milioni di euro.

Il dato, che ricorda per certi versi l'investimento insostenibile che poi portò al fallimento del progetto a cavallo tra i primi due decenni degli anni duemila, è stato messo nero su bianco all'interno del contratto di programma 2021 – 2025 tra Ministero delle infrastrutture e trasporti e Anas ed approvato con la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile dello scorso 21 marzo, ancora in via di pubblicazione.

L'altra notizia importante è che, dopo la conclusione del piano di fattibilità tecnico – economica, annunciata dal consigliere regionale Cosmo Mitrano, il progetto definitivo è stato consequenzialmente già aggiudicato. Tutto questo sconta però un dato incontrovertibile.

E cioè che i soldi a disposizione sono rimasti sempre gli stessi, ovvero 79,25 milioni di euro che rischiano di consumarsi in fretta, tanto che molti vedono ormai l'opera come un mero “progettificio”.

Ci sono poi le problematiche relative all'innesto ed all'uscita, in particolare l'allacciamento ad est di Formia, zona già densamente popolata e che dovrà necessariamente tenere conto del collegamento con il nuovo policlinico del Golfo. Il progetto definitivo della Pedemontana, dovrà recepire indicazioni e prescrizioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici, a cui si aggiungono quelle della soprintendenza e le successive procedure per le autorizzazioni ambientali e paesaggistiche che confluiranno nella Conferenza di servizi decisoria, ai fini autorizzativi ed urbanistici. In quella sede sono attesi i pareri del comune di Formia (che già è stato audito dal Consiglio superiore dei lavori pubblici) e della provincia di Latina.

«Sappiamo con certezza – spiega Trano che ha collaborato a lungo con il comitato Cisaf di Formia per fare progredire l'arteria stradale - che il tracciato dell’opera attuale è piuttosto insolito». «Immaginate - conclude - una tangenziale che inizia da via Pietra Erta, si inerpica sulle montagne seguendo un tracciato piuttosto tortuoso, percorre diversi chilometri e poi scende dopo la tomba di Cicerone per terminare su viale Unità d’Italia… Insomma, un percorso sicuramente da migliorare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA