Parco degli Aurunci, droni e sensori per difendersi dai piromani

Il commissario Fiorello Casale illustra i progetti in cantiere: valorizzazione, nuova zonizzazione e ricettività

foto formia monte redentore 2
di Antonello Fronzuto
3 Minuti di Lettura
Martedì 23 Aprile 2024, 04:20

Comincia a prendere forma l'impronta del commissario straordinario Fiorello Casale sul Parco dei Monti Aurunci. La nomina del presidente della regione Lazio Francesco Rocca risale al 12 ottobre dello scorso anno, e, già in quella sede si era parlato di nuovo piano del parco. A che punto siamo? «Ci sono già delle bozze, ancora non ufficiali, con nuove proposte di zonizzazione. Il piano del parco è fondamentale perché riesce ad individuare quella che è una zona effettivamente attenzionata rispetto ad una zona antropizzata e quindi coinvolta nelle attività delle città. Cercheremo di fare il possibile per andare in Regione e far valere la nostra idea».

State ricevendo proposte da associazioni e comuni? «Privati no, i comuni invece stanno inviando diverse proposte sempre legate al piano del parco, c'è una collaborazione in atto con gli 11 sindaci. Dobbiamo vagliarle, è chiaro che ogni comune avrà una sua priorità ed una sua precedenza sulle linee da assegnare all'interno del nuovo piano». Il parco è pieno di strutture, alcune inutilizzate... «Il parco è ricco di Monumenti. Ci sono musei, come quello del carsismo, la falegnameria, un punto di lavorazione e due vivai, uno ad Esperia ed un secondo ad Itri. Ci sono poi diversi palazzi storici che sono adibiti sia a musei che ad ostelli, in attività turistico – ricettive e qualcuno è oggetto e sarà oggetto di ristrutturazioni».

Si approssima la stagione e riemergono le solite criticità. C'è già una strategia per affrontarle? «Ci stiamo concentrando sul controllo delle aree naturali più frequentate, più sensibili al depauperamento, come il Monte Redentore ed altre.

Cercheremo di monitorare le giornate di maggiore affluenza. Il turista selezionato non è un problema, il turista della domenica può esserlo se non rispetta le regole».

Quindi anche sul versante formiano? «Metteremo in atto un piano di controllo, grazie anche al volontariato, al servizio civile e, soprattutto, ai dipendenti che sono all’interno dell’organico dei guardaparco. Copriranno i turni dando la loro disponibilità a tutela del territorio».

Estate vuol dire anche arginare il pericolo degli incendi. Come vi state preparando? «Stiamo prendendo in considerazione una serie di proposte per la prevenzione incendi e proposte e per il monitoraggio, a livello informatico, tecnico e di presenza fisica. La proposta è di introdurre sensori, termocamere di movimento, di riconoscimento della figura umana nonché droni comandati con segnali di emergenza che possono alzarsi in volo per controllare ed anche analisi del territorio per capire quelle che sono le aree potenzialmente incendiabili, quelle che sono all'interno dei progetti dei, chiamiamoli così, amici vandali».

A che punto è la programmazione degli eventi estivi? «Il 30 e 31 luglio ci sarà il Ranger day, la festa dei guardaparco. Libereremo animali selvatici curati nel Centro di recupero degli animali selvatici. Quest'anno dovrebbe svolgersi ad Itri, in località Campello».

© RIPRODUZIONE RISERVATA