E' fitto il dialogo tra le Procure di Latina, Tivoli e Roma per ricostruire la rete di contatti tra i due ex insegnanti di religione arrestati con l'accusa di pedofilia. Gli investigatori stanno incrociando le informazioni raccolte nelle ultime settimane, per capire se tra i due ci possa essere stato uno scambio di materiale o di informazioni. Per ora si tratta solo di ipotesi investigative che meritano però la massima attenzione visto che i due si conoscevano, svolgevano incarichi simili e sono accusati dello stesso tipo di reato.
Ieri pomeriggio si è svolta l'udienza preliminare a Tivoli, a carico di Mirko Campoli, 47 anni, agli arresti domiciliari per violenza sessuale su quattro minorenni. L'ex prof di religione ha avuto in passato diversi incarichi nell'Azione Cattolica e per un periodo è stato addirittura vicepreside di una scuola. Secondo l'accusa avrebbe commesso i reati approfittando del suo ruolo durante alcune gite e campi estivi, in un caso nel parco giochi di "Gardaland". Ieri, davanti al giudice di Tivoli, è stata formalizzata la costituzione di parte civile di Monica Sansoni, Garante regionale per l'Infanzia e l'adolescenza che, presente in aula con l'avvocato Pasquale Lattari, è stata ammessa nel processo in considerazione del ruolo istituzionale a tutela dei diritti e della dignità dei minorenni coinvolti come vittime degli abusi sessuali.
Ed è proprio grazie alla denuncia della Garante che lo scorso gennaio venne a galla il caso dell'insegnante di religione in servizio al liceo Majorana di Latina, accusato di aver violentato alcuni minorenni. Alessandro Frateschi, 50 anni di Terracina, è stato poi arrestato grazie alle testimonianze delle vittime che hanno dovuto superare un incredibile muro di omertà e sottovalutazione.
Ma ci sono altri accertamenti in corso, soprattutto per stabilire se ci sono stati altri episodi sospetti. L'appello dei carabinieri è sempre lo stesso: denunciare qualsiasi evento, anche se avvenuto molto tempo prima e in qualsiasi circostanza. Intanto gli investigatori stanno approfondendo le verifiche sul materiale sequestrato su smartphone, tablet e computer: una quantità notevole di video, foto e chat.
L'indagine si concentra anche su ambienti diversi rispetto a quello scolastico, a cominciare dalle attività legate alla parrocchia, visto che Frateschi era anche diacono, poi revocato dalla Diocesi di Latina. Sotto la lente dei carabinieri anche i contatti con Mirko Campoli, il cui processo è stato rinviato dal giudice di Tivoli al 15 febbraio.