Torna alla luce un cippo miliare dell'epoca romana

Torna alla luce un cippo miliare dell'epoca romana
di Sandro Gionti
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Lunedì 6 Novembre 2023, 10:49

E' tornato alla luce sull'Appia, lungo il percorso che da Formia conduce a Itri, un cippo miliare romano, il numero LXXXV, del periodo di Nerva restaurato in epoca borbonica. La riscoperta è stata possibile grazie all'intervento degli operatori della Formia Rifiuti, la società che gestisce sul territorio comunale il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, che, su segnalazione dello studioso ed esperto di storia formiana Raffaele Capolino, hanno potuto riportare alla luce il cippo, rimasto per anni occluso dai rovi e dalle sterpaglie nella zona attigua al ponte della Ferrovia. Un lavoro, dunque, di perfetta collaborazione tra operatori culturali interessati alla salvaguardia e valorizzazione delle testimonianze dell'antica Roma e la società delegata alla pulizia dell'intero territorio comunale, che nel caso specifico ha svolto un ruolo non trascurabile. Il cippo è uno dei miliari più vecchi sul percorso dell'Appia nel territorio di Formia romana.

«E' posizionato nel nostro territorio al punto giusto spiega Capolino - tant'è che permette la "collocazione ipotetica" del terzo miliare successivo verso Formia con il numero LXXXVIII sul ponte di Rialto, come è sempre stato riferito dagli storici del passato. Il miliare LXXXV può essere ammirato ad un chilometro esatto dal primo, ad un centinaio di metri prima del ponte ferroviario lato Formia e lato monte. Il miglio romano - aggiunge Raffaele Capolino - corrisponde a metri 1482, pari a mille passi, e questa doveva essere ovviamente la distanza tra due di essi. I miliari venivano sostituiti da altri successivi quando si rendevano necessari lavori di ristrutturazione, con precisazione dell' imperatore che aveva provveduto al restauro stradale, ovviamente mantenendo l'originaria numerazione». «È stato possibile pertanto, nel nostro territorio aggiunge Raffaele Capolino - ritrovare, ad esempio, miliari di Nerva, Settimio Severo, Caracalla, Costantino e Massenzio, riferibili sempre alla via Appia nel suo attraversamento di Formia. Limitandoci al tratto formiano odierno, potremmo sistemare ben nove miliari, dal numero LXXXV nei pressi del ponte ferroviario lato Itri al numero XCIII al confine con Minturno all'altezza del ristorante La Lanterna in località Santa Croce». Operazioni che contribuiscono a tutelare reperti del passato che, diversamente, andrebbero dimenticati o addirittura perduti per l'incuria e i segni devastanti del tempo.
 

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