Ponte crollato a Baltimora, perché la nave era in avaria? L'ultima ispezione, l'ipotesi carburante sporco e la virata improvvisa

La portacontainer aveva superato tutte le ultime ispezioni senza che fossero riscontrate anomalie. L'ultimo rifornimento potrebbe aver causato la tragedia

Baltimora, perché la nave era in avaria? La teoria del carburante sporco: l'ultima ispezione e la virata improvvisa del pilota
di Gianluca Cordella
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Marzo 2024, 11:16 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 08:50

Potrebbe esserci un rifornimento di carburante contaminato alla base del disastro di Baltimora, dove una nave portacontainer si è andata a schiantare contro il ponte Francis Scott Key, facendo presumibilmente sei vittime, tutti membri di una squadra che stava lavorando alla riparazione del manto stradale sulla struttura e che risultano dispersi ormai da più di 24 ore. Ad avanzare la teoria è stato Morgan McManus, istruttore del SUNY Maritime College di New York, intervistato da Nbc News. «Mentre erano in porto, hanno caricato carburante. Era il tipo di carburante adatto? Era contaminato?», si è chiesto l’esperto che ha sottolineato un dato importante: la nave portacontainer Dali, nel 2023, aveva superato due ispezioni secondo l'Autorità marittima e portuale di Singapore, l’ultima delle quali era avvenuta proprio a New York, nel settembre scorso, senza che fosse riscontrato alcun problema. Se la nave cargo era pienamente efficiente, dunque, deve essere subentrato qualcosa che ne ha causato l’avaria, spiega McManus. E il carburante contaminato potrebbe essere la risposta. Decisivi saranno dunque i rilievi che le autorità stanno effettuando in queste ore sulla nave.

La ricostruzione

Secondo i dati diffusi da Clay Diamond, direttore esecutivo dell'American Pilots' Association, intorno all’1.30 c’è stata un’improvvisa perdita di potenza a bordo, che ha coinvolto anche i motori.

A quel punto il pilota ha cercato di rallentare la nave e di virare a sinistra per evitare che la Dali continuasse ad andare velocemente dal lato opposto. Poco prima dell’impatto si sono attivati i generatori di emergenza che hanno acceso le luci – come si vede nei video – ma non sono riusciti in tempo utile a ridare ai motori la potenza necessaria per tentare una manovra disperata.

 

Diamond in ogni caso è escluso che possa trattarsi di un errore umano. Il direttore ha spiegato che ogni nave battente bandiera straniera che entra nelle acque statunitensi deve avere a bordo un pilota con licenza statale «altamente addestrato». I piloti – «che sono tra i marinai più preparati al mondo» - salgono a bordo delle navi prima che entrino nei corsi d'acqua locali e assumono il «controllo della navigazione», dando ordini sulla velocità e sulla direzione della nave. Cosa che era successa anche sulla Dali. Escludendo dunque l’errore di manovra e il guasto improvviso – reso improbabile dai controlli cui la nave era stata sottoposta – ecco che la tesi di un elemento esterno (come il carburante) che ha provocato l’avaria assume un rilievo considerevole.

Ponte crollato a Baltimora, l'ingegnere Buffarini: «Costruito con vecchi criteri»

© RIPRODUZIONE RISERVATA