La tenuta del governo maltese è a serio rischio. Keith Schembri, il braccio destro del premier maltese Joseph Muscat, ha passato la notte in cella dopo essere stato fermato dalla polizia in seguito all'interrogatorio e alla perquisizione dell'abitazione privata avvenuti ieri mattina. In serata è stato fermato anche il dottor Adrian Vella, medico personale del re dei casinò e grande imprenditore Yorgen Fenech arrestato la settimana scorsa mentre tentava la fuga da Malta in yacht. Vella è sospettato di aver fatto da tramite tra Fenech e Schembri.
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Ieri invece una folla di centinaia di persone si è riunita davanti al parlamento di Malta, per chiedere le dimissioni del primo ministro laburista Joseph Muscat al grido di «vergogna», «assassini» e «Daphne aveva ragione». Le auto di alcuni ministri che stavano lasciando il parlamento sono state bersagliate da uova e monetine, racconta il Times of Malta. Uova sono state lanciate anche contro l'auto del primo ministro, che ha finora escluso di volersi dimettere. La manifestazione di protesta, la quarta in sette giorni, si è tenuta al termine di una giornata segnata dalle dimissioni di due ministri e il capo dello staff del primo ministro, sullo sfondo delle indagini per l'assassasinio della reporter investigativa Daphne Caruana Galizia, uccisa nel 2017 da un'autobomba dopo aver denunciato una trama di corruzione che coinvolgeva il governo.
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La tensione politica è salita anche in parlamento, dove la seduta è stata sospesa nel pomeriggio dopo che diversi deputati laburisti sono intervenuti per bloccare due ministri che si stavano scagliando contro i deputati del partito Nazionalista all'opposizione che gridavano: «ladri, mafiosi». La protesta della gente dimostra che i maltesi stanno realizzando «che il governo è un'organizzazione criminale», ha twittato Andrew Caruana Galizia, uno dei tre figli della reporter uccisa.
I’ll never forget the moment all those hands went up in support of this report. It presents the most compelling evidence yet that if #Malta were a functioning democracy, my mother would still be alive. She never gave in - it was the state that fell apart. #DaphneCaruanaGalizia https://t.co/OYKQ8h5vvN
— Andrew Caruana Galizia (@acaruanagalizia) 29 maggio 2019