GUERRA

Guerra ucraina, nuovo audio di Prighozin: «Presto altre vittorie». Medvedev: «L'apocalisse nucleare è molto probabile»

Notizie in diretta sulla guerra in Ucraina

Sale a 2 bilancio vittime attacco droni russi a Sumy

È salito ad almeno due civili uccisi e 19 feriti il bilancio dell'attacco effettuato con droni russi contro la città di Sumy, nel nord dell'Ucraina. Lo riporta il Guardian. Tre edifici, tra cui due residenziali, sono stati danneggiati nell'attacco, ha precisato l'amministrazione regionale di Sumy su Telegram.

Media russi: ucciso in Donbass comandante forze cecene

Yevgeny Pisarenko, comandante dell'Akhmat, la formazione armata cecena schierata a fianco dei russi, è stato ucciso in combattimento in Donbass. Lo riferisce Rbc, un media russo allineato con il Cremlino, citando il successore di Pisarenlo, Apta Alaudinov. Anche il canale Telegram del corrispondente di guerra russo Dmitry Kulko riporta la morte di Pisarenko, detto «velikii» (il grande). Non viene reso noto quando il comandante sia stato ucciso né precisato in quale località. Nel rilanciare la notizia, Ukrainska Pravda ricorda che il battaglione dell'Akhmat combatte in Ucraina sin dall'inizio dell'invasione russa e che è stata la prima unità «volontaria» a firmare un contratto con le forze armate russe entro il primo luglio, come era stato richiesto anche alla Wagner.

Granate contro case nel Byansk, edifici in fiamme

Due case di un villaggio della regione russa di Byansk hanno preso fuoco dopo un bombardamento dall'Ucraina, ha denunciato il governatore, Alexander Bogomaz. Nel villaggio di Belaya Berezka vivono circa cinquemila persone e si trova a due chilometri e mezzo dall'Ucraina.

Centrale Zaporizhzhia collegata a linea elettrica di riserva

La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia è stata ricollegata alla sua unica linea elettrica di riserva disponibile a quattro mesi dai danni subiti, ma la situazione energetica del sito rimane estremamente vulnerabile durante il conflitto militare in corso. Lo ha affermato il direttore generale Rafael Mariano Grossi dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). Il collegamento della centrale all'unica linea elettrica rimanente da 330 kilovolt (kV) - su sei di tali linee di riserva prima del conflitto - è stato interrotto il 1° marzo a causa dei danni subiti dall'altra parte del fiume Dnipro e ripristinato la sera del 1 luglio. I lavori per riallacciare l'elettrodotto erano stati ostacolati dalla difficile situazione della sicurezza nella regione meridionale.

Kiev, nessun segnale di sgombero russo da Zaporizhzhia

L'amministratore militare del distretto di Nikopol Yevhen Yevtushenko ha detto ai giornalisti presenti sul posto, tra cui l'ANSA, che non ci sono segni evidenti che sia in corso uno sgombero da parte dei russi dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia che si trova dall'altra parte del fiume Dnipro, a soli 6 chilometri da Nikopol. «Alcune persone se ne sono andate ma lo staff che fa funzionare la centrale è sul posto anche se - ha commentato Yevtushenko - questo non significherebbe molto perché anche quando i russi hanno fatto saltare la diga di Nova Kakhovka fecero morire soldati russi che erano sul posto».

Altro audio attribuito a Prigozhin: «Nuove vittorie al fronte in un futuro prossimo»

Yevgeny Prigozhin ha promesso «nuove vittorie al fronte in un futuro prossimo» per la sua compagnia Wagner nel primo messaggio audio diffuso in una settimana, mentre non si sa ancora dove si trovi. È quanto si sente in un audio postato sul canale Grey Zone, vicino alla Wagner. La voce che parla sembra essere effettivamente quella di Prigozhin.

 

Kiev: 16 feriti in attacco russo a Sumy

Conta anche 16 persone ferite il bilancio dell'attacco russo contro la città di Sumy, in cui una persona è morta.

Lo ha riferito l'amministrazione militare regionale di Sumy in un aggiornamento su Telegram. «Quattro Uav di tipo Shahed 136 sono stati registrati nel centro di Sumy. A seguito dell'attacco, un edificio amministrativo e due condomini sono stati danneggiati. Alle 13:00 (ora locale), 16 persone sono rimaste ferite e 1 persona è morta. È stato fornito aiuto ai feriti», ha riferito l'amministrazione in un messaggio su Telegram. «Proseguono i lavori per l'evacuazione della popolazione e l'eliminazione delle conseguenze dell'incendio», ha aggiunto.

Nato: abbiamo un piano per reagire a incidente Zaporizhzhia

La Nato «ha in vigore dei piani», benché in linea generale e «non specifici su Zaporizhzhia», per «reagire» a un incidente nucleare nel caso in cui i russi dovessero condurre una provocazione. Lo ha detto il vicecapo di stato maggiore operativo di SHAPE, il maggior generale Matthew Van Wagenen. «All'inizio del conflitto abbiamo avuto una buona intelligence sull'ammassamento delle truppe russe e sono fiducioso che saremmo in grado di vedere cosa sta per accadere a Zaporizhzhia e reagire in tempo utile», ha detto il presidente del Comitato militare della Nato, l'ammiraglio Rob Bauer.

Medvedev: l'apocalisse nucleare è molto probabile

«Noterò una cosa che i politici di ogni genere non amano ammettere: un'apocalisse nucleare non è solo possibile , ma anche abbastanza probabile». Lo scrive su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. «Ci sono almeno due ragioni. Primo, il mondo è in uno scontro molto peggiore che durante la crisi dei Caraibi», e «la seconda ragione è piuttosto banale: le armi nucleari sono già state utilizzate, il che significa che non ci sono tabù», ha aggiunto.

Media russi: Prigozhin «è andato fuori di testa a causa dei soldi»

Il leader di Wagner Prigozhin «è andato fuori di testa a causa dei grandi soldi» fatti in questi anni: lo ha detto l'opinionista tv Dmitry Kiselev, nel suo programma televisivo settimanale Rossija 1, come riporta il Moscow Times. «Pensava di poter sfidare personalmente il ministero della Difesa, lo stato stesso e il presidente», ha aggiunto sostenendo che il gruppo Wagner avrebbe ricevuto dallo Stato russo oltre 17,5 miliardi di euro (circa 17 mila miliardi di rubli), divisi in contratti governativi (860 miliardi di rubli) e servizi forniti dalla holding Concord (845 miliardi di rubli) in mano all'ex cuoco di Putin.

Kiev: in una settimana uccisi 5000 soldati russi

In una settimana le forze di difesa dell' Ucraina hanno eliminato circa 5.000 soldati russi e distrutto 154 sistemi di artiglieria. Lo ha scritto su Telegram - come riporta Ukrinform - il primo viceministro della Difesa dell' Ucraina, il tenente generale Oleksandr Pavliuk. «Dal 26 giugno al 2 luglio - dichiara - le forze di difesa dell' Ucraina hanno eliminato circa 5.030 militari nemici». Inoltre - secondo il rapporto citato da Pavliuk - l'esercito russo ha perso 22 carri armati, 82 veicoli corazzati da combattimento, 154 sistemi di artiglieria, 13 sistemi di razzi a lancio multiplo, 5 sistemi di difesa aerea, 81 unità di veicoli a motore e 31 unità di equipaggiamento speciale.Infine sono stati abbattuti un aereo nemico (un caccia russo Su-25 il 28 giugno), due missili e 85 droni.

Mosca: nessun rischio dal ritiro della Wagner da fronte

«Il ritiro della Wagner dal fronte in Ucraina non pone rischi per il nostro potenziale di combattimento poiché le forze armate russe dispongono di mezzi sufficienti per sostituire il suo apporto». Lo ha dichiarato alla Tass il capo del comitato di difesa della Duma, Andrey Kartapolov. «Al momento dell'ammutinamento - ha aggiunto - non c'erano combattenti Wagner in prima linea poiché erano tutti nelle retrovie. La resistenza alla controffensiva ucraina è stata condotta praticamente senza il loro coinvolgimento. Ad oggi non vi è alcun rischio di calo del potenziale di combattimento, sia nella prospettiva di medio che di lungo termine».

Circa 100 dipendenti del monopolio nucleare russo Rosatom hanno lasciato la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, nella città di Energodar, attualmente occupata dai russi. Lo ha dichiarato il sindaco della città, Dmytro Orlov, in un commento a Radio Ucraina. Circa 6.000 lavoratori dell'impianto si trovano attualmente a Energodar, ma non sono autorizzati a lavorare nella centrale a meno che non firmino un contratto con Rosatom, ha spiegato Orlov. «Le autorità di occupazione non permettono loro di lasciare la città», ha aggiunto. Anche alcuni dei collaboratori ucraini che hanno firmato contratti con Rosatom hanno lasciato la città. Il sindaco lancia anche l'allarme in caso di esplosione nella centrale nucleare, perché in città non ci sono rifugi in cui la gente possa nascondersi: «Gli occupanti stanno usando la centrale per ricattare il mondo intero», ha concluso Orlov.

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