IL CONFLITTO

Guerra Ucraina, Kiev conferma: il gruppo Wagner è tornato nell'est del Paese. Mosca costruisce ferrovie nel Donetsk

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Guerra ucraina

Kiev, Mosca costruisce ferrovie nelle città occupate del Donetsk

La Russia ha iniziato a costruire una rete ferroviaria che permette il collegamento tra le zone occupate dell'Ucraina e i suoi territori. Lo ha dichiarato su Telegram Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco in esilio di Melitopol. Le forze russe «stanno cercando di costruire un collegamento ferroviario diretto con Mariupol, Volnovakha e Donetsk» riferisce Andriushchenko spiegando che Mosca ha «iniziato a costruire un ponte ferroviario vicino al villaggio di Hranitne sul fiume Kalmius». L'obiettivo del Cremlino è evitare il passaggio dal ponte di Kerch, bersagliato a più riprese dalle forze ucraine con attacchi drone. Nel caso il progetto dovesse andare a buon fine, spiega il consigliere del sindaco in esilio di Melitopol, «la linea esistente Mariupol-Aslanove-Kalchyk-Volnovakha sarà collegata direttamente a Taganrog e Rostov-on-Don», regioni russe di confine. «In pratica - conclude Andriushchenko - non si tratta solo di una soluzione globale al problema della logistica militare e civile, ma anche di una radicale riduzione della dipendenza dal collegamento ferroviario attraverso il ponte di Crimea»

Condannati all'ergastolo 24 soldati del battaglione Azov

l consigliere del sindaco in esilio di Mariupol Petro Andriushchenko ha scritto su Telegram, diversamente come riportato in precedenza, che «Proprio ora, a Rostov sul Don, è iniziato un processo ai nostri eroi del reggimento Azov: i russi condanneranno 24 combattenti all'ergastolo solo perché hanno difeso il loro (nostro) Paese. Saranno accusati in base all'articolo 278 («Presa di potere con la forza») e all'articolo 205.5 («Partecipazione a un'organizzazione terroristica») del codice penale russo». E ha aggiunto: «Ancora una volta. I cittadini ucraini sono accusati dal Paese occupante di aver preso il potere in Ucraina. Se prima c'era un maggiore cinismo, questo è il fondo finale», ha aggiunto. 

Stoltenberg: «Contronffensiva ucraina fa progressi»

«La controffensiva dell' Ucraina continua a fare progressi costanti in alcune aree». Le forze ucraine hanno« messo sotto pressione «le difese della Russia, ma non vediamo alcun segno che gli obiettivi di Putin siano cambiati. Quindi il modo migliore per raggiungere una pace duratura è aumentare il nostro sostegno all' Ucraina». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in una dichiarazione stampa dopo un incontro con la premier lettone Evika Siliņa». «Accogliamo con favore i contributi significativi che gli alleati della Nato stanno apportando, compresi i primi carri armati americani Abrams che sono arrivati in Ucraina, aumentando la capacità di reazione dell' Ucraina di respingere le forze russe - ha aggiunto Stoltenberg -. La guerra di aggressione della Russia contro l' Ucraina rappresenta la più grande minaccia alla nostra sicurezza da decenni». «La Nato è pronta a difendere ogni centimetro del territorio alleato», ha ribadito il segretario dell'Alleanza.

L'esercito di Kiev conferma: Wagner di nuovo nell'est del Paese

Il capo del servizio stampa del Gruppo orientale delle Forze armate ucraine Ilya Yevlash ha confermato in un commento a Rbc-Ucraina che i combattenti della milizia Wagner sono tornati nell'Est del Paese occupato dai russi. «Sul territorio del Gruppo delle Forze orientali sono presenti combattenti della milizia Wagner. Stiamo parlando di circa 500 persone, parte della formazione di circa 8mila mercenari che si trovavano nei campi in Bielorussia, e che ora negoziano contratti con il ministero della Difesa russo», dopo la fallita insurrezione di Yevgeny Prigozhin il 24 giugno scorso. Yevlash, nella sua dichiarazione, ha sottolineato che i mercenari del gruppo Wagner adesso non rappresentano una svolta per i russi nei combattimenti: «Non rappresenteranno una minaccia significativa, come prima, dal momento che il loro leader, Prigozhin, non c'è più.

Queste persone sono effettivamente tra i militari più addestrati dell'esercito russo, ma non diventeranno una minaccia significativa, un punto di svolta», ha concluso detto.

 

Sokolov: «La flotta del Mar Nero assolve con sicurezza i compiti assegnati». Ma per Kiev è morto

«La flotta del Mar Nero assolve con sicurezza i compiti assegnati». Dopo che ieri Mosca ha diffuso un video in cui lo mostrava in vita, oggi l'ammiraglio Viktor Sokolov, comandante della flotta russa del Mar Nero, dato per morto da Kiev nell'attacco al quartier generale della flotta a Sebastopoli, assicura, nel corso di una trasmissione televisiva su Zvezda, riportata da Tass, l'operatività della flotta. «La flotta del Mar Nero sta svolgendo con fiducia e con successo i compiti che le sono stati assegnati dal comando. Le forze di superficie, le forze sottomarine, l'aviazione navale e le truppe di prima linea», ha detto Sokolov.

Kiev: "Uccisi finora 276.990 russi"

Le forze armate ucraine hanno ucciso circa 276.990 russi in Ucraina dal 24 febbraio 2022 al 27 settembre 2023, 320 solo nell'ultimo giorno. Lo ha affermato lo stato maggiore delle forze armate ucraine in un post su Facebook, come riferisce Ukrinform. I difensori ucraini hanno anche distrutto 4.675 carri armati nemici, 8.950 veicoli corazzati da combattimento, 6.337 sistemi di artiglieria, 792 sistemi di razzi a lancio multiplo, 534 sistemi di difesa aerea, 315 aerei, 316 elicotteri, 4.948 veicoli aerei senza pilota (droni, ndr), 1.529 missili da crociera, 20 navi da guerra, 1 sottomarino, 8.792 veicoli a motore.

Gb: "Meno probabili nelle prossime settimane nuove azioni offensive russe"

Sono meno probabili nelle prossime settimane nuove azioni offensive concertate da parte della Russia. Lo scrive su X l'intelligence britannica, spiegando che «è possibile che la Russia abbia schierato elementi della sua nuova 25a armata per la prima volta da metà settembre. Le sue due divisioni - la 67a e la 164a brigata - stanno combattendo al fronte nell'area a ovest di Severodonetsk e Kreminnaya, lungo il confine tra le regioni di Donetsk e Lugansk».

Droni russi contengono componenti europei, la rivelazione di Kiev

I droni kamikaze iraniani utilizzati dalla Russia nella guerra in Ucraina contengono più di 50 componenti europei: è quanto emerge da un documento top secret inviato da Kiev ai governi del G7 in agosto, in cui il governo ucraino lancia un appello affinché vengano distrutti con missili a lungo raggio siti di produzione in Russia, Iran e Siria. Il documento di 47 pagine, ottenuto dal Guardian, afferma che tra maggio e luglio la Russia ha lanciato più di 600 raid aerei sulle città ucraine utilizzando droni contenenti tecnologia occidentale.

Guerra ucraina. La Russia ha perso nell'ultimo giorno 320 uomini, facendo salire a 276.990 le perdite fra le sue fila dal giorno dell'attacco di Mosca all' Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.

Drone segreto ucraino distrugge attrezzature russe per 7 milioni di dollari: ecco cosa è e come funziona

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