Gran Bretagna, la ragazza che non riesce a riconoscere il suo volto. Cos'è la prosopagnosia, ne soffre anche Brad Pitt

Gran Bretagna, la ragazza che non riesce a riconoscere il suo volto. Cos'è la prosopagnosia, ne soffre anche Brad Pitt
di Anna Guaita
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Martedì 2 Febbraio 2021, 06:28 - Ultimo aggiornamento: 08:37

Occhi, naso, bocca. Quelli li vede, ma Hannah Read non riesce comunque a dare un nome a quelle facce. La 22enne infermiera inglese soffre da 14 anni della sindrome della cecità dei volti, scientificamente nota come prosopagnosia, e non riesce a riconoscere persone, cose e animali. Quando si guarda allo specchio non riconosce neanche se stessa. Il suo caso è così raro nella sua gravità che all'inizio in Gran Bretagna non c'era nessuno che potesse seguirla e nel 2006 i genitori dovettero rivolgersi a uno dei pochi specialisti al mondo, al Dartmouth College in Usa. Oggi la sindrome è più nota, grazie al lavoro del noto studioso Usa Oliver Sacks e al suo bestseller L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello. Anche gli attori Brad Pitt e Steven Fry hanno contribuito a sensibilizzare l'opinione pubblica, quando hanno raccontato di soffrire anche loro di «cecità dei volti». E oggi la sindrome è venuta a galla in molte discussione sulla ricaduta sociale delle maschere nell'epoca della pandemia, poiché un'infinità di persone ammette di aver difficoltà a riconoscere amici e conoscenti dietro il paravento delle mascherine.

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LA LEZIONE
Il caso di Hannah Read dunque è tornato all'attenzione del pubblico, anche per trarne una lezione.

La giovane, che lavora come infermiera nel reparto bambini di un ospedale a Ringwood, a sud-ovest di Londra, ha infatti imparato nel tempo a riconoscere e apprezzare le persone per la loro personalità piuttosto che per il loro aspetto fisico, che non riesce a distinguere: «Li giudico per l'umanità che dimostrano nei rapporti con gli altri» dice. Ma questo non deve fare illudere che la vita di Hannah sia stata e sia facile. A renderla così cieca a tante cose è stata un'encefalite scatenata da un virus di una febbre sorda in bocca. Era il 2006 e la famiglia Read era in vacanza alle Canarie. La bambina di otto anni cominciò ad avere mal di testa, svenimenti e infine attacchi epilettici. In ospedale cadde in coma, e rimase ricoverata tre settimane fino a che non venne trasportata in aereo a Londra. Guarita dell'encefalite, Hannah però doveva scoprire che i suoi guai erano appena cominciati. Non solo aveva dimenticato tutto quel che aveva imparato fino ad allora, incluso camminare, muoversi, parlare, vestirsi e lavarsi, leggere e scrivere, ma nulla le era familiare nella casa, e non riconosceva le due sorelline, il papà e la mamma o l'amichetta del cuore, Josephine.

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GLI ANIMALI
Non distingueva più neanche gli animali, e scambiava le mucche per cani e viceversa. Hannah aveva la prosopagnosia, un disturbo neurologico poco conosciuto soprattutto nella gravità di cui Hannah soffriva. Negli anni, la giovane ha imparato delle strategie compensatorie, ad esempio l'udito le si è molto raffinato e riconosce subito le voci, riconosce le acconciature dei capelli, e impara gli abiti preferiti delle amiche e dei colleghi di lavoro per identificarli. Ai bambini che cura mette una targhetta con il nome. E quando gira in città e non riesce a individuare i luoghi si serve di Google map per ritrovare la strada. Ma capita che la gente si tagli i capelli, compri vestiti nuovi, o le passi accanto senza parlare: «Tanti si offendono se non li saluto, tanti ancora non capiscono le mie difficoltà e qualcuno proprio non ci crede» spiega la giovane, che è stata anche oggetto di un documentario della Bbc. Hannah ha trovato nel tempo consolazione nella musica, e ha studiato canto operistico, con cui si aiuta nella cura dei bambini: «I bambini non ti giudicano se hai un handicap» spiega Hannah.


IL FIDANZATO
Oggi Hannah ha anche un boy friend, e al fianco continua ad avere l'amica Josephine, che spesso l'aiuta nell'acquisto di abiti e in situazioni sociali difficili. Ma incidenti avvengono comunque, ammette, come quando è andata a un festival musicale con il compagno, e tornando dal bagno non sapeva identificarlo perché c'erano vari giovani vestiti esattamente come lui, con jeans e maglietta: «Sono rimasta ferma, ad aspettare che fosse lui a vedermi e a venirmi accanto».

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