Il misterioso treno verde e giallo è oggetto di curiosità popolare, ma anche oggetto dell’interesse delle intelligence di tutto il mondo. Ma una cosa è visibile a tutti: corazzato com’è contro ogni tipo di possibile aggressione, è molto pesante e può solo viaggiare a un massimo di 60 chilometri orari. A questa velocità, Kim è dovuto partire sabato, per poter arrivare ad Hanoi mercoledì.
La passione della famiglia Kim per i treni corazzati è ben nota. Se il nonno Kim Il- sung amava viaggiare in aereo, il padre, Kim Jong-il invece aveva una sacrosanta paura di volare, e per i suoi unici viaggi fuori dalla Corea, in Russia e in Cina, ha sempre utilizzato questo treno. Anzi, ne usava ben tre: uno andava avanti per studiare le rotaie e l’area circostante e aprire la strada al secondo, su cui viaggiava lui, per essere seguito da un terzo, di riserva.
Il 35enne dittatore ora ne utilizza uno solo, presumibilmente perché i cinesi non gli avrebbero permesso di bloccare un tratto tanto lungo delle loro ferrovie – quasi 4 mila chilometri - con dei mastodonti così lenti.
Solo pochi ospiti stranieri sono saliti a bordo del treno presidenziale coreano e hanno potuto riferire quel che hanno visto. Dai racconti di alcuni passeggeri russi e cinesi sappiamo che il convoglio è fornito di camere da letto, sale di ricevimento, sale di riunioni, cucine e chef in grado di preparare pasti secondo diversi stili di cucina, e vagoni cargo su cui viaggiano i mezzi blindati di cui Kim si serve quando arriva a destinazione. L’arredamento è elegante ma semplice, con divani di pelle rosa, luci diffuse e pavimenti di parquet chiaro. Nascosti nelle prime carrozze e nelle ultime, c’è un drappello di almeno cento soldati fidatissimi, che dovrebbero difendere con la vita il giovane dittatore.
Quanto al summit, se ne sa ancora poco: la stessa Casa Bianca ha solo fatto sapere che Trump spingerà perché il Paese si liberi dei missili balistici e cominci un progressivo smantellamento delle armi nucleari. Tuttavia, nel passato, anche dopo il summit di Singapore, Kim ha insistito che per la denuclearizzazione gli Usa dovrebbero offrire in cambio qualcosa di concreto, ad esempio la cancellazione delle sanzioni.
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