Tre aerei di linea hanno superato la velocità del suono nel corso dello scorso weekend. Il merito è dei fortissimi venti registrati in questi giorni, che hanno "spinto" i voli che si muovevano da ovest a est sull'oceano Atlantico a quasi 1.300 km/h. Il fenomeno, causato dalla cosiddetta corrente a getto dell'Atalantico (o Atlantic jet stream), non è nuovo, ma mai prima d'ora i venti erano stati così intensi da consentire agli aerei di raggiungere tali velocità.
Tre aerei di linea hanno superato la velocità del suono: ecco come
Secondo il National Weather Service degli Stati Uniti, l'aereo della Virgin Atlantic in viaggio sabato da Washington a Londra è stato spinto a quasi 1.300 km/h (800 miglia orarie), più veloce della velocità del suono, raggiungendo la destinazione in anticipo. «Il lancio del pallone meteorologico di questa sera ha rilevato il secondo vento più forte registrato nella storia locale risalente alla metà del 20° secolo», ha scritto il National Weather Service Baltimora/Washington sul suo profilo X.
This evening's weather balloon launch detected the 2nd strongest upper-level wind recorded in local history going back to the mid 20th century! Around 34,000-35,000 ft, winds peaked around 230 kt (265 mph!). For those flying eastbound in this jet, there will be quite a tail wind. pic.twitter.com/0MXK0HvsCV
— NWS Baltimore-Washington (@NWS_BaltWash) February 18, 2024
Cos'è la corrente a getto e quali sono i rischi
L'Atlantic jet stream è una corrente d'aria veloce che scorre da ovest a est e circonda il globo: è ampiamente utilizzata dagli aerei che viaggiano verso oriente dal Nord America per ridurre i tempi di viaggio e il consumo di carburante. Di solito i venti soffiano a velocità vicine a 110 miglia all'ora (177 km/h), ma è noto che a volte si intensificano, soprattutto durante i mesi invernali.
Se da una parte la corrente a getto aiuta storicamente i voli in viaggio verso l’Europa a raggiungere le destinazioni più velocemente, dall'altra ha spesso causato problemi agli aerei che viaggiano verso ovest (verso gli Stati Uniti) con turbolenze, tempi di viaggio più lunghi e aumento del consumo di carburante.
Va precisato, tuttavia, che sebbene i tre aerei dello scorso weekend abbiano raggiunto i 1.300 km/h, tecnicamente non hanno infranto la barriera del suono, come spiegato da Jeff Berardelli, meteorologo della WFLA Tampa Bay su X: «L'aereo è immerso in venti superiori alle 200 miglia all'ora: viaggia con il vento e di conseguenza non vola effettivamente a una velocità superiore rispetto all'ambiente in cui si trova».