Coltivazione di marijuana, arrestato anche l'affittuario

Coltivazione di marijuana, arrestato anche l'affittuario
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Mercoledì 1 Novembre 2023, 11:39

L'INDAGINE

Era lui l'intestatario del terreno di borgo Le Ferriere all'interno del quale era stata organizzata una coltivazione di marijuana di consistente quantità e secondo gli investigatori era assolutamente coinvolto nell'attività illecita.
Così dopo l'arresto di quattro cittadini stranieri, a distanza di qualche giorno gli agenti del commissariato hanno arrestato una quinta persona, sempre con l'accusa di coltivazione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di un uomo italiano, C.D. le sue iniziali, al quale gli investigatori sono risaliti dopo avere sorpreso in flagranza di reato tre cittadini di nazionalità indiana e uno di nazionalità peruviana, 24, 29, 35 e 40 anni in un'area di circa 3mila metri quadrati. Lì, nascosti tra campi coltivati a vigneti, c'erano alcuni filari di piante rivestiti superiormente e lateralmente con dei teli di protezione in plastica come una vera serra, impianto di irrigazione e energia elettrica e poi, parcheggiato lì vicino, un furgone all'interno del quale c'era una busta contenente un grande rotolo di pellicola trasparente e numerosi sacchi in plastica: materiale che sarebbe stato utilizzato per confezionare le piante prima di trasportarle nel luogo di stoccaggio. Le piante di marijuana pesavano complessivamente 285 chili. I quattro stranieri sono tuttora in carcere dopo la convalida del fermo e la conferma della custodia cautelare da parte del gip del Tribunale di Latina Pierpaolo Bortone.
Ma l'indagine non si è fermata e pochi giorni dopo i poliziotti hanno rintracciato e arrestato una quinta persona, si tratta dell'intestatario del contratto di affitto del terreno nel quale era stata realizzata la coltivazione. A lui gli investigatori sono arrivati attraverso le dichiarazioni del proprietario dell'area il quale aveva specificato di non avere nulla a che fare con quell'attività avendo dato in affitto il suo terreno ad agosto scorso. Così lo hanno rintracciato e arrestato con l'accusa di coltivazione di sostanze stupefacenti. L'uomo avrebbe esercitato un «assiduo controllo sul terreno e sull'attività che era in atto» e viene quindi considerato anche lui pienamente responsabile dell'attività illecita al pari degli altri quattro. Ieri mattina è comparso davanti al giudice Pierpaolo Bortone per l'interrogatorio di garanzia: assistito dall'avvocato Giuseppe Maccoccio, ha deciso però di rimanere in silenzio avvalendosi della facoltà di non rispondere alle domande del magistrato. Anche per lui è stata disposta la detenzione in carcere.
E.Gan.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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