Marisol Castellanos: «Prima di Amici ho dovuto rinunciare alla danza a causa della malattia. Se volerò a New York? Chissà»

Parla la 18enne ballerina che si è classificata seconda nella finale del talent show condotto da Maria De Filippi e ha vinto il circuito danza: «Mi ispiro alla grande Misty Copeland».

Marisol Castellanos: «Prima di Amici ho dovuto rinunciare alla danza a causa della malattia. Se volerò a New York? Chissà»
di Mattia Marzi
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Lunedì 20 Maggio 2024, 14:25 - Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 13:15

Ha trascorso gli ultimi mesi all’interno della scuola più popolare d’Italia indossando un tutore al ginocchio, da quando a metà dicembre ha iniziato ad avvertire dolori alla gamba destra. Non l’hanno fermata. D’altronde Marisol Castellanos, origini cubane ma italiana di Biella, vincitrice del circuito “danza” di Amici 23, seconda classificata nella finale di sabato del talent show di Maria De Filippi - vista da 4,48 milioni di spettatori pari al 31,8% di share su Canale 5 - dietro la cantante Sarah Toscano, ha imparato presto ad affrontare gli ostacoli che la vita può metterti davanti, nonostante i 18 anni appena compiuti: «Avevo sette anni quando ho iniziato ad andare a scuola di danza. Poi, però, in terza elementare ho avuto dei problemi di salute che mi hanno tenuta per due anni lontana dalla mia passione. Sono stata di nuovo male nel 2022 e anche in quel caso ho dovuto lasciare, per tre mesi. Durante i quali mi sono sentita fallire», racconta.

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Non vogliamo essere indiscreti: ora sta bene?
«Per fortuna sì.

Preferirei non entrare nel dettaglio della malattia: è una questione privata. E non me la sento di renderla pubblica».

Comprendiamo. Le ha dato più forza?
«Sì. Quando sono tornata a ballare l’ho sempre fatto più determinata e affamata di prima. È vero quello che si dice: è quando stai per perdere qualcosa che ne comprendi il vero valore. Io ho capito che senza la danza mi sentivo incompleta».

A chi deve la passione per la danza?
«Forse ce l’ho nel sangue: papà è cubano. Da lui ho ripreso anche la focosità. È stata mia sorella a portarmi per la prima volta in una scuola di danza moderna. L’incontro con la mia insegnante, Emily, mi ha cambiato la vita. È come se lei avesse visto una luce in me: mi ha sempre spinta a dare il massimo».

C’è qualcuno a cui si ispira nella danza e nella vita più in generale?
«Sì. Misty Copeland: è stata la prima ballerina afroamericana ad entrare nell’American Ballet Theatre di New York, la più prestigiosa compagnia di balletto americana, di cui oggi è Étoile. La sua storia mi ha dato fiducia e speranza».

Durante la finale di sabato oltre a vincere il Premio della Critica si è aggiudicata anche una delle tre borse di studio per la danza concesse agli allievi di Amici dalla Alvin Ailey school di New York. Volerà negli States, quindi?
«Sono ancora frastornata, oltre che lusingata. Quella è una delle accademie più importanti del mondo ed è un treno che passa una volta nella vita. Intanto penso a tornare a casa, a Biella, e a riabbracciare tutta la mia famiglia. Poi si vedrà».

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