Alessandro Bianchi, il professore-pianista che non percepisce lo stipendio da tre mesi: «Umiliante dover rinunciare a vacanze e regali di Natale»

Il docente-pianista: «ho dovuto rivedere alcuni aspetti della propria vita quotidiana.. Ora penso seriamente di andare all’estero. Altri professori hanno cercato sostegno in banca o dai genitori per pagare l’affitto e le bollette».

Alessandro Bianchi, la storia del docente-pianista di Latina
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Giovedì 4 Gennaio 2024, 15:15 - Ultimo aggiornamento: 21:17

Alessandro Constantino Bianchi è considerato uno dei più brillanti pianisti classici e jazz contemporaneo. Oltre al ruolo di pianista svolge anche quello di docente ed è uno dei 15 mila supplenti precari italiani che dall'ottobre scorso non ricevono lo stipendio.

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Chi è Alessandro Costantino Bianchi

Bianchi, nasce a Latina, indirizzato alla musica dal padre, anche lui pianista, inizia a suonare il pianoforte all'età di 6 anni.

Suona e studia musica in tutta Europa, ha un'idea tutta sua della musica che riesce ad incanalarla con un disco intitolato Mozart Piano Varations. Ha avuto inoltre anche la possiblità di esibirsi al festival di musica da camera di lugano, alla Westminster Music Library di Londra e Latina, suo luogo di nascita.

 

La vicenda

Alessandro Constantino Bianchi è uno dei 15 mila supplenti precari in giro per l'Italia che non percepisce reddito dall'ottobre scorso. Rientrato nel paese d'origini per una specializzazione, a distanza di mesi, non sapendo ancora quando ma soprattutto se riceverà lo stipendio ha dichiarato in un'intervista a La Stampa: «Mi sto domandando se ne sia valsa la pena, penso seriamente di tornare all’estero». Per il mancato percepimento del reddito Alessandro ha inoltre spiegato nella sua intervista: «Sono docente da cinque anni e le posso dire che una situazione del genere non mi era mai capitata.. da ottobre, non percepisco lo stipendio. Poi, non stiamo parlando di tre mesi qualsiasi. Sono gli ultimi mesi dell’anno, che comprendono anche le gratifiche contrattuali, come la tredicesima». Ha parlato anche di quali sono le difficoltà che sta avendo non solo lui in questo periodo ma anche dei suoi colleghi: «Tirare la cinghia sui regali o non potermi prendere qualche giorno di vacanza sono stati il problema minore. Qui si parla di dover rivedere la propria quotidianità, stare attenti alle spese di tutti i giorni. Poi non si tratta solo di me. I colleghi in situazioni analoghe o peggiori sono moltissimi»

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