Tra gli addetti ai lavori una data che circola c’è già: il 24 novembre. È il giorno in cui, se l’attuale governatore Stefano Bonaccini centrerà l’elezione al Parlamento europeo (il che pare scontato, considerati i galloni da capolista) e si dimetterà, l’Emilia Romagna potrebbe tornare al voto. Condizionale d’obbligo, perché il mandato di Bonaccini ufficialmente scade solo a gennaio del 2025. Dunque, in caso di addio anzitempo in estate, per qualche mese si andrà avanti con la reggenza della vicepresidente e assessora alla Protezione civile Irene Priolo, come da statuto. Il Pd regionale però vuole tornare alle urne appena possibile. A novembre, appunto.
Il profilo
Una prospettiva confermata pure da Bonaccini: «Le elezioni regionali – dice il governatore nel videomessaggio pubblicato sui social – si svolgeranno ragionevolmente nel prossimo autunno, dieci anni dopo quelle in cui fui eletto la prima volta a novembre 2014.