L'uomo ribadisce l'innocenza e scrive tra l'altro che «chiunque dall'esterno poteva accedere, con una arrampicata, all'interno della villa, c'era una porta lasciata aperta» e che «il mio corpo non porta alcuna traccia di difesa della vittima, com'è possibile?». Inoltre «il fatto che con Giulia avessi raggiunto un accordo di separazione consensuale, appena 3 giorni prima, non ha pesato per nulla sulla carenza totale di movente». «I media - aggiunge - parlano di me come di un assassino senza concessione al dubbio. Non invoco altro che un giudizio equo». Il processo a Cagnoni si aprirà il 22 giugno con l'udienza preliminare in cui dovrà scegliere il rito.
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