I tre, in un mese, riuscirono a costruire una zattera con materiale rubato nel carcere e con l'aiuto di un cucchiaio riuscirono ad allargare i condotti di ventilazione dell'istituto, per poi fuggire dal tetto e affrontare le temibili acque che circondavano l'imponente edificio. Per far credere alle guardie carcerarie di essere ancora a letto, Morris e i due fratelli Anglin usarono delle teste finte, e nel frattempo evasero. Dei tre detenuti non vi fu più traccia, e l'FBI, allora, chiuse ogni indagine ritenendo che non potessero essere ancora vivi.
I fratelli Ken e David Widner, lontani discendenti degli Anglin, ora hanno rivelato un'incredibile particolare: John e Clarence riuscirono a sopravvivere e a fuggire salendo clandestinamente su un traghetto in partenza dall'isola. A History Channel i fratelli Widner hanno consegnato una serie di prove come foto e lettere, che attesterebbero come i fratelli Anglin fossero scappati in Brasile. Come riporta il tabloid britannico Daily Mail, un esperto forense ha definito «abbastanza convincenti» le prove fornite ed ora il caso potrebbe riaprirsi. Se fossero ancora vivi, oggi i due fratelli Anglin avrebbero rispettivamente 85 e 84 anni. Della sorte di Frank Morris, invece, non si sa nulla.
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