RIETI - Negli ultimi anni si è assistito a uno spostamento sempre più consistente della popolazione dalle aree interne verso le zone centrali, dove sono presenti più servizi e più opportunità di lavoro. Una migrazione interna che incide su numerosi aspetti della vita sociale di una comunità, tra i quali il patrimonio abitativo. L’ultimo rapporto di Openpolis sul diritto alla casa mostra qual è la situazione anche nel nostro territorio.
La classifica. Rieti è tra le 10 province italiane con l’incidenza maggiore di abitazioni non occupate in modo stabile. Nel Reatino su 132.797 abitazioni, il 47,1% (62.545 case) non è occupato in modo permanente. Al primo posto di questa classifica nazionale c’è Sondrio (56,1%), seguita da Aosta (56%) e l’Aquila (53,2%). Per quel che riguarda invece i territori dove il fenomeno è minore, si segnalano Milano (12,4%), Cagliari (11%) e Prato (7,8%,).
Sulla classifica molto incide anche la zona altimetrica in cui il comune è situato. In pianura l’incidenza è al 18,9% e cresce al 26,2% nella collina interna. Mentre, è nelle aree interne che il fenomeno è maggiore, con il 47% delle abitazioni presenti che non sono occupate da almeno un abitante.
La situazione nel Reatino. E non è un caso infatti che al secondo e terzo posto dei comuni laziali si posizionano due borghi del Reatino: Micigliano con l’88,8% di case vuote e Marcetelli con 84,1%. Al quarto posto c’è Ascrea (83,1%). Buona parte dei comuni della provincia di Rieti si trovano sopra la soglia del 50% di case vuote. E la città capoluogo come è messa? Rieti ha il 24,5% di case non abitate abitualmente. Nello specifico sono 27.422 le abitazioni totali, di queste 20.706 sono abitate in modo stabile, e 6.716 quelle non abitate. In fondo alla classifica, com’era prevedibile si trovano alcuni comuni della Sabina: Poggio Mirteto (22,2%), Fara Sabina (19,9%) e Forano (19,5%).
L'analisi. «Per abitazioni non occupate – spiegano da Openpolis – si intende le case vuote o occupate esclusivamente da persone non dimoranti abitualmente. Questo calcolo è stato effettuato da Istat considerando dati censuari e amministrativi presenti nel registro statistico dei luoghi, in particolare nella componente del registro di base degli edifici e delle unità abitative».
A livello nazionale il comune in cui incide di più la presenza di case non occupate è Foppolo (Bergamo) con una percentuale del 95,1%. Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, è invece quello con la quota minore (2,7%). Mentre a livello regionale è la Valle d’Aosta che in proporzione ha più case non abitate (56%). Seguita da tre Molise (44,6%), Calabria (42,2%) e Abruzzo (38,7%). A registrare la percentuale minore l’Emilia-Romagna (21,8%), Lombardia (21,2%) e Lazio (19,5%).