Ranalli: «A Cittaducale bollette pazze ed errori macroscopici, Aps venga incontro ai bisogni dei cittadini»

Leonardo Ranalli
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Venerdì 27 Gennaio 2023, 13:03

RIETI - «Bollette pazze, indisponibilità a mandare personale sul territorio per affrontare i problemi creati dalla società stessa e dati completamente sballati: il gestore del servizio idrico integrato di Ato3, Acqua Pubblica Sabina, che comprende il comune di Cittaducale così come quelli dell’intero Cratere, continua a giocare sulla pelle dei cittadini che non trovano risposte efficaci», inizia così la nota del sindaco Leonardo Ranalli.

«Da alcuni giorni, infatti, i residenti del Comune si stanno vedendo recapitare la bollettazione ripresa dopo la sospensione del cratere, prevista fino al 2020, e la sorpresa è  stata grande. A caratterizzare le bollette, infatti, sono stati gli errori macroscopici commessi dalla stessa Aps che impone ora nuove incombenze per tutti coloro che dovranno, in quasi la totalità dei casi, chiedere le rettifiche dei dati a partire dai metri cubi stimati e per finire con la tipologia tariffaria indicata (i cittadini residenti si sono trovati ad essere non residenti e questo comporta e comporterà, oltre alla necessità di modifica presso lo sportello degli stessi dati, anche le file in comune per richiedere i certificati attestanti lo status residenziale)».

«Alla società Aps, chiamata per riparare ai propri errori, abbiamo messo a disposizione uno spazio in Comune per ricevere i nostri cittadini perché non basta creare un canale preferenziale per i residenti dell’area Cratere presso gli scomodissimi sportelli di Piazza Vittorio Emanuele a Rieti, ma la risposta è stata picche ed ecco quindi che per far rettificare le bollette e chiedere la rateizzazione degli importi accumulati in due anni con valori di rilievo, tutti dovranno spostarsi per riparare ad altrui errori».

«Chiediamo a Maurizio Turina, presidente del Cda di Acqua Pubblica Sabina e rappresentante dei Comuni nella società, di intervenire immediatamente in questa partita per evitare ulteriori disguidi che compromettono la reputazione di una società che ricordiamo - conclude Ranalli - gestire i servizi idrici comunali per legge nazionale».

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