Rieti, farmacie numerose in città ma poche in alcune aree del Reatino

La farmacia di via Matteucci, ex Asm 1 (foto d'Archivio)
di Andrea Bonanni
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Sabato 27 Aprile 2024, 00:10

RIETI - Rieti è tra le province italiane con la minor capillarità di farmacie, insieme a Isernia, Oristano, Campobasso, Vibo Valentia, L’Aquila e Vercelli. La capillarità del servizio di distribuzione farmaceutica sul territorio non supera i 2.004 utenti, in media, un dato ben al di sotto della soglia dei 3mila utenti stabilita per legge, che la trascina al quinto posto tra le province italiane con meno capillarità del servizio. Tra le cause, la bassa densità abitativa e le distanze tra i Comuni.

I dati. In generale, sono 43 (su 107) le province italiane dove il target di una farmacia ogni 3mila abitanti non è ancora stato raggiunto, in base alla distribuzione e alla dislocazione. I dati, pubblicati da Il Sole 24 ore, fanno il punto sulla capillarità delle farmacie in Italia confrontata al resto d’Europa. Mentre Rieti risulta in affanno, l’Italia, seppur con molte differenze sul territorio, supera la soglia imposta dalla legge e con un bacino di utenza medio per farmacia di 3.500 abitanti oltrepassa la media europea ferma a 3.237 (dati Federfarma). Rieti, oltre a essere tra le province con il minor numero di abitanti per farmacia, è anche l’unica, tra le sette messe peggio in Italia, che dal 2021 a oggi non ha registrato alcuna variazione nel numero delle farmacie rispetto all’utenza, mentre la percentuale di farmacie indipendenti tocca il 64%.
Attualmente in Italia le farmacie sono 19.557 e risultano in aumento.

La dislocazione. Secondo un report Asl Rieti aggiornato a febbraio, le farmacie presenti sul territorio provinciale sono 73, come il numero dei Comuni del Reatino, anche se alcuni di loro ne sono sprovvisti e al loro posto, in alcuni casi, sono stati attivati i dispensari: 13 sono dislocate a Rieti, 19 ricadono nella “area interna dei monti reatini”, che si estende tra le valli del Salto, del Turano e del Velino.

Le 19 farmacie operano su una superficie territoriale di 1.623 Km2 che ospita una popolazione residente di 34.853 abitanti, risultando in una densità abitativa media (21,5 ab/Km2) decisamente più bassa rispetto alla media di tutti i Comuni classificati come aree interne nel Lazio (138,7 ab/Km2). In questi luoghi, dove la capillarità del servizio di distribuzione farmaceutica sprofonda nei difficili collegamenti tra i territori, spesso distanti chilometri dall’ospedale (l’unico presidio in provincia) e dai due distretti sanitari, la farmacia è percepita dai residenti come un vero e proprio presidio sanitario e quando non c’è si ripercuote sul sistema sanitario. In tale contesto si muove il decreto 77/22 che, nell’ambito del Pnrr, riforma la sanità territoriale. E proprio sulla loro vicinanza alla popolazione che fa leva il disegno di legge “Semplificazioni”, approvato dal Governo e in attesa dell’ok in Parlamento: il testo punta a certificare la nascita della “farmacia dei servizi” (con tanto di insegna dedicata, da collocare a fianco della croce verde), centro polifunzionale che potrebbe diventare un vero e proprio ambulatorio di prossimità, in città come in periferia, integrato nel Servizio sanitario nazionale.

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