Il protocollo, spiega una nota del Campidoglio, prevede tra le altre cose di: promuovere la selezione, formazione e aggiornamento dei tutori volontari, in particolare per i minori stranieri non accompagnati, in modo permanente; sviluppare una sede di raccordo permanente, anche con l'eventuale coinvolgimento di un rappresentante del Tribunale dei Minorenni, in quanto organo deputato all'assegnazione delle tutele, ai fini di supportare i tutori volontari nell'azione quotidiana e rafforzarne le funzioni; scambiarsi regolarmente informazioni e sviluppare le più opportune forme di collaborazione in favore di persone di età minore.
«Proseguono le nostre azioni di sistema e in sinergia con altre istituzioni per rafforzare i diritti di bambini e adolescenti sul territorio di Roma Capitale.
Stiamo riformulando l'impianto complessivo, puntando sulla scrittura del Piano Sociale Cittadino, definito dopo 14 anni di assenza e che consente finalmente di tornare a programmare. A ciò si aggiunge la delibera, approvata in Aula Giulio Cesare, per Una città amica delle bambine e dei bambini. Nel complesso ascolto, partecipazione e condivisione sono gli assi strategici su puntiamo», sottolinea Laura Baldassarre.
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