Stupro davanti al Viminale, il piano sicurezza è un flop: Roma ancora ferma ai bandi

Stupro al Viminale, il piano sicurezza è un flop: Roma ancora ferma ai bandi
di Camilla Mozzetti
3 Minuti di Lettura
Venerdì 14 Settembre 2018, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 10:43

Roboante nel nome, effimero nella sostanza. Eccolo il Piano sicurezza per Roma promesso dal Campidoglio e volto a garantire un maggior controllo del territorio per arginare l'escalation di violenze e aggressioni: l'amministrazione comunale è ancora ferma agli avvisi di gara per dotare la città di strumenti di sorveglianza. Tradotto? Le nuove videocamere intelligenti, ad esempio, annunciate quasi un anno fa devono ancora arrivare e quelle integrate con hotel, negozi e ristoranti sembrano un lontano ricordo. Lo si intuisce dal lavoro finora realizzato nel centro della Capitale e nei luoghi più sensibili, come i parchi, che già in passato sono stati teatri di svariate aggressioni.

L'esigenza di garantire un maggiore controllo è scattata dopo l'aggressione ai danni di una studentessa finlandese, violentata non lontano dalla stazione Termini, e in seguito allo stupro di una clochard tedesca avvenuto a distanza di pochi giorni nel parco monumentale di Villa Borghese. Era il settembre del 2017. Da allora è passato un anno e il Comune è ancora intento a recuperare risorse e finanziamenti per dar vita a quei progetti presentati all'indomani delle tragedie. Episodi drammatici che non si sono nel mentre annullati: lo scorso inverno a piazza Vittorio un'altra donna è stata violentata tra gli storici portici. La sindaca, Virginia Raggi, aveva promesso un piano che finora non ha provocato enormi scossoni. Di quello che il Campidoglio avrebbe finora potuto fare da solo senza la collaborazione con Prefettura, Regione o Governo si contano quasi le briciole. Fino ad oggi sono stati aperti tre centri anti-violenza nel V, VI e VII Municipio (territori di periferia come Tor Bella Monaca ma anche centrali come San Giovanni). Soltanto ieri è arrivato il bando per l'apertura di altri due centri in I e III Municipio, (centro storico e quartiere Montesacro-Talenti).

I BANDI
E i vigili per il controllo dei parchi? Ci pensano le associazioni di volontariato. E le nuove videocamere? Non ancora pervenute. Il Comune di suo non ha isolato finanziamenti a Bilancio e ha sì, pronto il progetto per dotare 12 zone tra cui Colle Oppio e piazza Vittorio di altrettanti impianti di controllo intelligenti, ma sfruttando risorse statali. Si tratta di due milioni di euro finanziati dal governo che devono però ancora esser trasmessi a Roma Capitale. Poi dovrà essere redatto il bando di gara per arrivare ad aggiudicazione non prima del prossimo anno. Nel frattempo? Si attende ancora il nuovo Regolamento di polizia urbana per incrementare i controlli dei vigili urbani. Il testo, pronto da più un anno ma fermo negli uffici di palazzo Senatorio, dovrebbe essere approvato ad ottobre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA