Colle Oppio, rapine e aggressioni nelle ore notturne: presa la baby gang di egiziani

I carabinieri in due blitz hanno arrestato cinque ragazzi stranieri tra i 18 e i 19 anni

Colle Oppio, rapine e aggressioni nelle ore notturne: presa la baby gang di egiziani
di Raffaella Troili
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Martedì 25 Luglio 2023, 23:26 - Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 15:27

Partendo dalla “base” di Colle Oppio, tenevano sotto scacco nelle ore notturne l’area del centro aggredendo coetanei e persone sole, derubandoli sotto la minaccia di un coltello. Arrestati dai carabinieri della compagnia di Roma centro, cinque 18enni componenti della baby gang di egiziani, che da tempo quando fa buio o quando l’area è più spopolata si raduna a ridosso del parco e si spinge nell’area del Colosseo e del centro. Due le aggressioni andate male: nel primo caso fingendo di conoscerlo, hanno salutato e accerchiato un 16enne e puntandogli un coltello gli hanno tolto una catenina.

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Colle Oppio, presa la baby gang

Il giovane di origine romena ma italiano, impaurito ha subito allertato i carabinieri che hanno rintracciato i malviventi in largo Gaetana Agnesi con la refurtiva: sono gravemente indiziati di rapina.

Anche se gli episodi sono distinti, i militari ritengono che i due gruppetti siano legati tra loro. Il primo episodio è avvenuto la notte di lunedì e i carabinieri della stazione Roma Quirinale, coadiuvati da altre pattuglie dell’Arma, hanno individuato e arrestato tre uomini, appena 18enni, di nazionalità egiziana. I militari sono intervenuti in piazza Venezia, su richiesta della vittima: «Mi hanno strappato, la catenina d’oro, erano in tre, avevano un coltello con cui mi hanno minacciato». 

LE INDAGINI
I carabinieri hanno raccolto dal ragazzo una dettagliata descrizione dei tre indagati che ha consentito di rintracciarli poco dopo in largo Gaetana Agnesi. Durante la perquisizione i militari hanno rinvenuto tre collane d’oro, tra cui anche quella appena strappata dal collo del 16enne, circa sei grammi di hashish e circa 960 euro in contanti. I tre arrestati sono stati trattenuti e condotti presso le aule di piazzale Clodio, dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto per due l’obbligo di firma e per uno l’obbligo di dimora. 
Poche ore dopo, ieri mattina, i carabinieri del comando di piazza Venezia assieme a quelli della compagnia speciale, nel corso di un servizio di pattuglia dinamica hanno arrestato, in flagranza di reato, altri due cittadini egiziani di 18 e 19 anni, gravemente indiziati del reato di rapina in concorso. I fatti sono avvenuti verso le 7,30, quando un cittadino egiziano, appena 18enne, ha fermato una pattuglia di carabinieri della compagnia speciale denunciando di essere stato appena rapinato della collana in oro che aveva al collo da alcuni connazionali, nel parco di Colle Oppio, sempre sotto la minaccia di un coltello. I carabinieri, chiesti i rinforzi, sono subito intervenuti e hanno battuto il parco, bloccando subito uno dei due egiziani che, alla vista dei militari, ha cercato di disfarsi del coltello appena utilizzato e che è stato trovato in possesso della collanina strappata dal collo della vittima. 


LA FUGA
Sempre grazie alla dettagliata descrizione raccolta, poco dopo, i carabinieri, coadiuvati dai colleghi del Comando di piazza Venezia, sono riusciti a rintracciare, nelle vicinanze, anche il secondo ragazzo autore della rapina che si era dato alla fuga assieme ad un terzo giovane, attualmente ricercato. Il coltello è stato sequestrato e la collana recuperata e restituita alla vittima. Tutti e due gli arrestati sono stati trattenuti e condotti presso le aule di piazzale Clodio, dove l’arresto è stato convalidato, entrambi hanno patteggiato e il tribunale di Roma li ha condannati ad un anno e dieci mesi di reclusione e 500 euro di multa.
Alcuni dei cinque arrestati erano già stati sottoposti a controllo, sia a Colle Oppio che in centro o alla Stazione Termini. Sono soliti assembrarsi nel parco a ridosso dell’area archeologica e davanti al Colosseo la notte, alcuni sono senza fissa dimora, altri regolari. I militari continuano a monitorare l’area in cui si muovono, il centro in particolare. Per poi tornare a nascondersi nel cuore di Colle Oppio.
 

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