Unanimità: sette voti su sette a favore del vincolo paesaggistico su via Nazionale. Li hanno espressi, giovedì mattina, i sette membri della Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale della Soprintendenza di Stato: da questo momento in poi, via Nazionale si unisce a piazza della Repubblica, Largo Magnanapoli e a una parte di via IV Novembre come strada vincolata, creando, quindi, un "unicum" in tutte queste strade. Nei prossimi giorni, Palazzo Massimo spedirà in Campidoglio una notifica formale e da quel momento, salvo ricorsi al Tar difficili da ipotizzare, via Nazionale sarà vincolata. E per il progetto del Comune di realizzare la nuova linea tranviaria Termini-Vaticano-Aurelio, la Tva, la situazione si complica un bel po'. Prendendo spunto dal Piano Urbano della Mobilità sostenibile (Pums) dell'era Raggi, il Comune vorrebbe realizzare una linea tranviaria che, partendo da Termini, arrivi a piazza Giureconsulti (Aurelio) e a piazza Risorgimento (Vaticano). I binari dovrebbero passare per piazza della Repubblica, via Nazionale appunto, largo Magnanapoli e via IV Novembre, piazza Venezia, via del Plebiscito, corso Vittorio. Arrivati al Tevere, il progetto prevede, dopo ponte Vittorio, la divisione del ramo Vaticano da quello Aurelio. Il primo passerebbe sotto gli archi di Passetto di Borgo (con deroga della Soprintendenza), via Porcari e piazza Risorgimento. L'altro, passaggio attaccato all'ingresso del pronto soccorso del Santo Spirito in Sassia, galleria sotto il Gianicolo e poi via Gregorio VII fino a Giurencosulti. Un progetto avversato da residenti, commercianti, artigiani, tassisti, vigili, sindacati di medici, 118, polizia, carabinieri, associazioni di ciclisti, motociclisti, storici, archeologi.
Roma, via Nazionale "tutelata": tramonta l'ipotesi tram
Posto il vincolo paesaggistico alla strada su cui dovrebbero passare i binari del Tva
di Fernando M. Magliaro
3 Minuti di Lettura
Domenica 31 Marzo 2024, 07:29 - Ultimo aggiornamento: 07:35
© RIPRODUZIONE RISERVATA