Roma, da Favino a Veronesi: emozioni tra amici ricordando Massimo Troisi

Parata di celebrità alla presentazione del docufilm di Mario Martone, "Lassù qualcuno mi ama", dedicata al famoso attore napoletano

Roma, da Favino a Veronesi: emozioni tra amici ricordando Massimo Troisi
di Lucilla Quaglia
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Lunedì 20 Febbraio 2023, 21:17 - Ultimo aggiornamento: 21:18

Non poteva che essere affollato di vip il cinema che porta il nome del grande cineasta scomparso e ospita il documentario di Mario Martone che lo celebra. A poche ore da quello che sarebbe stato il settantesimo compleanno del regista napoletano. “Laggiù qualcuno mi ama”, il docu-film omaggio a Massimo Troisi, è il viaggio personale di Martone all’interno del suo cinema. Un appuntamento quindi imperdibile. Tra i primi a raggiungere la sala di via Girolamo Induno ci sono Pierfrancesco Favino che arriva con la moglie Anna Ferzetti, in cappello dalla falda nera come la mise.

 

Seguono Maria Sole Tognazzi, Valeria Solarino, in cappotto grigio, con Giovanni Veronesi, e ancora Teresa Saponangelo, in look di velluto azzurro e la solare Anna Bonaiuto, in cappotto verde acqua. Fuoco di flash per l’attrice Tea Falco, in maglia turchese. Appare Anna Pavignano, compagna per anni di Troisi. Ecco lo scrittore Francesco Piccolo con l’attore Lino Musella. Si riconosce Renzo Musumeci Greco, l’esuberante Iaia Forte e Giampaolo e Rossana Letta.

Bagno di folla per gli ospiti d’eccezione e poi buio in sala. Sul grande schermo Martone mette subito in luce Troisi come grande regista del nostro cinema prima ancora che come grande attore comico.

E per farlo delinea la sua parabola artistica dagli inizi alla fine, inquadrandolo nella temperie degli anni in cui si è formato e nella città comune ai due registi, Napoli. Col montaggio dei film si intersecano alcune conversazioni con artisti che lo hanno amato e ne sono stati influenzati, come lo stesso Piccolo e Paolo Sorrentino, Ficarra e Picone. «È una gioia celebrare Massimo - dice la Pavignano - anche se a volte il dolore riaffiora. In alcuni momenti, come è comprensibile. Ma è una gioia essere qui. E sono queste le occasioni in cui Massimo è ancora con noi. Per sempre». Tra le poltrone la commozione è palpabile. Lunghi applausi a fine proiezione. Lucilla Quaglia

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