«Oggi il treno lo guido io». Follia in stazione a Guidonia: 25enne prima si sdraia sui binari, poi si dirige in cabina

Momenti di paura in banchina: un 25enne ha cercato di prendere i comandi del mezzo

«Oggi il treno lo guido io». Follia in stazione a Guidonia: 25enne prima di sdraia sui binari, poi si dirige in cabina
di Elena Ceravolo
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Giovedì 22 Febbraio 2024, 22:31 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 11:43

Prima si è piazzato in mezzo ai binari e poi è corso in testa al locomotore di un treno con l’obiettivo di entrare nella cabina di pilotaggio. Non si sa cosa stesse passando esattamente nella mente di un venticinquenne in trasferta da Roma, forse di quel convoglio voleva prendere i comandi, ma di sicuro l’altro pomeriggio ha scatenato il panico alla stazione centrale di Guidonia Montecelio, tanto che è stato necessario sopprimere la corsa e allertare una volante del commissariato di Tivoli. È successo poco dopo le 15 nello scalo della centralissima piazza Baracca.

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Follia a Guidonia, la paura

L’Sos arrivato ai numeri di emergenza delle forze dell’ordine segnalava un ragazzo in escandescenze che di fatto aveva “paralizzato” la stazione: era particolarmente agitato, faceva avanti e indietro dalla panchina dei passeggeri e pare che avesse tentato di aggredire un passante, fino a quando non si è messo in testa anche di provare a guidare lui un treno.

Non è stato facile bloccarlo per gli agenti intervenuti sul posto: durante la colluttazione necessaria per fermarlo hanno riportato entrambi ferite guaribili in cinque giorni. Per il venticinquenne sono scattate le manette. Su disposizione del pm di turno è stato posto agli arresti domiciliari, a Roma, in attesa di essere giudicato per direttissima. Deve rispondere di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale ma anche di interruzione di pubblico servizio.

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L'altro episodio

Non è l’unica situazione difficile che le volanti del commissariato di Tivoli, diretto da Paola Pentassuglia, hanno dovuto gestire nelle stesse ore. Sempre a Guidonia Montecelio, insieme ai colleghi di San Basilio, hanno arrestato per evasione un uomo di 31 anni sorpreso in giro per la città nonostante fosse sottoposto a detenzione domiciliare per scontare una condanna per reati contro la persona e il patrimonio. Era tra l’altro alla guida di un’autovettura senza patente perché mai conseguita. Quando sono scattati i controlli era agitato e poco collaborativo. Dopo l’udienza di convalida è tornato agli arresti domiciliari. Il 17 febbraio, invece, si sono aperte le porte del carcere di Rebibbia per una trentaseienne che nel giugno del 2022 aveva messo a segno una rapina insieme ad un complice in un minimarket di bengalesi a Villalba. Per la donna, incastrata dalle indagini dei poliziotti di Tivoli, è arrivata la condanna definitiva e il relativo ordine di carcerazione: dovrà scontare tre anni di reclusione. Erano stati i segni dei colpi di una mazza di baseball, piombati sull’auto in fuga, insieme alle testimonianze dei passanti a far chiudere il cerchio intorno a lei e al suo fidanzato, protagonisti di un colpo ad alto tasso di violenza: armati di un coltello e una bottiglia di vetro minacciarono la giovane negoziante per farsi consegnare l’incasso, circa 300 euro. Un raid avvenuto in pieno giorno. I due erano entrati come dei normali clienti e si erano aggirati per il negozio aspettando il momento di entrare in azione. Poi lui aveva tirato fuori il coltello e lei afferrato una bottiglia di birra dagli scaffali per farsi consegnare il contenuto della cassa. I soldi li presero ma la giovane commerciante non si diede per vinta: con una mazza da baseball ruppe il vetro dell’auto con cui i due rapinatori stavano fuggendo, attirando anche l’attenzione dei passanti che così presero alcuni numeri della targa. Indizi utili per gli investigatori: determinanti i danni rilevati nel corso delle indagini alla macchina e la corrispondenza delle testimonianze. Sempre il 17 febbraio il commissariato di Tivoli ha eseguito un altro provvedimento di esecuzione della pena per una trentanovenne romena per reati commessi nel suo Paese di origine nel 2016: un anno di reclusione da scontare agli arresti domiciliari a seguito della condanna definitiva per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Nei confronti della donna, che ha precedenti anche in Italia, nel 2020 era stato emesso un mandato di cattura europeo a seguito di sentenza del tribunale di Craiova. 

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