«Non si può morire così, era una gran donna», dice tra le lacrime Fortunata, amica e vicina di casa di Annina Vacca, 82 anni, deceduta ieri mattina a causa del crollo strutturale del parapetto che si trovava sopra il suo balcone. Una tragedia, quella che si è consumata ieri mattina in via Bisaccia, nel quartiere Selvotta, a sud di Roma. Il parapetto ha ceduto mentre l’82enne stendeva i panni e l’ha travolta. Sul posto sono intervenuti subito i vigili del fuoco, con le squadre di Pomezia e dell’Eur, e la polizia di Spinaceto. Ma per l’anziana, schiacciata sotto le macerie, non c’era più nulla da fare. La salma è stata portata al policlinico di Tor Vergata dove nelle prossime ore verrà svolta l’autopsia e l’intera abitazione è stata posta sotto sequestro. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo contro ignoti. Intanto oggi ci sarà nella villa dove Annina abitava, e dove erano in corso lavori di ristrutturazione da parte di una ditta di Ariccia, un sopralluogo dell’ispettorato del lavoro per stabilire se i lavori fossero fatti in sicurezza.
IL BOATO
Un forte boato, una nube di polvere e poi le urla di chi ha assistito alla scena.
«È stata una grande tragedia, lei non ha mai fatto del male a nessuno», dice tra le lacrime Fortunata, amica e vicina di casa di Annina. «Siamo amiche da anni - continua - era una gran donna, una buona famiglia. Ci vedevamo tutti i giorni attaccate alla rete a parlare, mi teneva tanta compagnia. Non ho sentito nulla perché ero andata dal parrucchiere, quando sono tornata c’era mia figlia qui che mi aspettava per dirmelo».
LE INDAGINI
La salma della vittima è stata trasportata nel tardo pomeriggio di ieri al policlinico Tor Vergata, dove nelle prossime ore verrà effettuata l’autopsia. Intanto gli inquirenti hanno svolto i rilievi nell’abitazione - che si trova attualmente sotto sequestro - per stabilire la dinamica del crollo. «Uno degli operai ha detto che il muretto del cordolo che ha ceduto era staccato dal muro già di cinque o sei centimetri nei giorni scorsi. Non c’erano i ferri che lo tenevano», si susseguono le voci dei testimoni che dovranno però essere confermate dalle indagini. La ditta che stava svolgendo i lavori di ristrutturazione proprio dal lato della struttura che ha ceduto, dai primi accertamenti risulta essere in regola. Intanto oggi ci sarà un sopralluogo dell’ispettorato del lavoro per stabilire se i lavori fossero eseguiti nel rispetto delle norme di sicurezza. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo contro ignoti.