Siamo molto interessati all'andamento dell'istruttoria (finalmente avviata con determinazione) perché, al di là dell'aspetto scandaloso e quasi surreale del fenomeno, gli alberi killer rientrano in una più vasta visione del degrado in cui è piombata la Capitale. Gli alti fusti con le radici marce inghiottite dall'asfalto, i rami che si gonfiano paurosamente come vele, rappresentano la metafora dello sfascio orizzontale di intere zone e quartieri. Con l'autunno si spengono i bollettini degli incendi e si accendono gli allarmi per le foglie che intasano le caditoie e scatenano allagamenti. Ecco: al pm D'Elia, già che si occupa di reati ambientali, potrebbe interessare come mai a Roma, insieme alle foglie cadono anche gli alberi. Ci vediamo in tribunale?
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