Pronti, via. Formata la Giunta Gualtieri, ecco che si apre l'agenda capitolina: dalle promesse ai fatti. Il sindaco ne è consapevole: i romani sono attrezzati ad osservare senza indulgenze le mosse della nuova governance della Capitale. I capitoli che scottano sono diversi: hanno il sapore amaro dei disagi che segnano il vivere quotidiano come il traffico, il degrado, la pulizia delle strade e la raccolta ancora troppo differenziata dei rifiuti, per arrivare ai branchi di cinghiali che scorrazzano fin sotto il Mappamondo di Pomodoro alla Farnesina, che non è una fetta di foresta maremmana ma la sede del ministero degli Esteri. Rassegnati da una conduzione troppo al di sotto delle necessità i romani ora prendono in mano l'Agenda delle promesse e tengono aggiornata la voce Fatti, da spuntare uno per uno.
E' un modo laico, a ciglio asciutto, senza pregiudizi ma neppure senza sconti quello che si deve aprire e proseguire: la sfida della Capitale di rinascere insieme al resto del Paese deve diventare una scalata senza soste.
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