Oscar 2024, chi vincerà? Dalle nomination ai favoriti, ecco cosa sappiamo (e dove vederli)

Lunedì 4 Marzo 2024, 17:21 - Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 09:36

Miglior film

Gli Oscar si avvicinano a grandi passi e l'appassionante gioco del toto vincitori comincia ad essere sempre più incandescente. "Oppenheimer", uno dei grandi successi dell'anno (oltre 950 milioni al box office globale), continua ad essere in pole per la vittoria e, dopo ben cinque nomination andate "in bianco", potrebbe regalare la prima statuetta a Christopher Nolan. Il biopic sul fisico J. Robert Oppenheimer, che con una squadra di scienziati durante il Progetto Manhattan arriverà allo sviluppo della bomba atomica, si caratterizza per una regia densa e intensa, e per le interpretazioni di Cillian Murphy, Robert Downey Jr. e Emily Blunt, tutti nelle cinquine dei premi come miglior attore. Ottime carte ha anche "Maestro" di Bradley Cooper, che rilegge vita e opere di Leonard Bernstein in un biopic complesso in cui l'attore offre anche una delle sue migliori performance. In un campo largo di ipotesi è difficile non fare cenno a quanto potrebbero correre veloci le gambe lunghe di "Barbie", il primo film diretto da una regista in solitaria a superare il miliardo di dollari al botteghino, anche considerando i temi femministi della storia che rispecchiano lo spirito del tempo. "Killers of the Flower Moon" di Martin Scorsese è grande affresco su come i nativi americani siano stati uccisi dai bianchi allo scopo di impossessarsi dei loro diritti petroliferi: dopo la delusione per "Irishman", sarebbe una svolta per il regista americano, che ha vinto un solo Oscar in mezzo secolo. "Povere creature!", vincitore del Leone d'Oro a Venezia, è il film che potrebbe sparigliare le carte: scivolando sul filo dei temi cari al momento storico (l'autodeterminazione femminile e il "delirio di onnipotenza" maschile), Yorgos Lanthimos strizza l'occhio al fantasy horror scegliendo un grande cast, da Emma Stone a Mark Ruffalo. Gli outsider? Sicuramente il delicato e romantico "Past lives", opera prima di Celine Song, sudcoreana naturalizzata canadese che segue le vite di due amici nel corso di 24 anni, e "The Holdovers", che segna il ritorno di Alexander Payne e racconta un surreale Natale del 1970 in cui si ritrovano, controvoglia, un ragazzo problematico, un professore burbero e una cuoca con il figlio disperso in Vietnam (rispettivamente Dominic Sessa, Paul Giamatti e DàVine Joy Randolph, con questi ultimi due puntano all' Oscar). Una sorpresa potrebbe regalarla anche "Anatomia di una caduta", pellicola diretta da Justine Triet, vincitrice della Palma d'oro al Festival di Cannes.

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