Il bacino artificiale
In sintesi, si pensa a un piano B: un bacino artificiale. Si tratta di quello di Austerlitz, in grado di contenere 50.000 metri cubi d’acqua: dovrebbe entrare in funzione quest’anno è ancora in costruzione. False partenze, promesse e rinvii, il nuoto olimpico in acque libere è stato spesso bloccati da problemi di inquinamento. Al termine dell’evento di prova del 2019 in vista delle Olimpiadi di Tokyo, i nuotatori protestarono contro la qualità dell’acqua della baia di Tokyo. Anche alle Olimpiadi di Rio del 2016, la prospettiva di nuotare nell’inquinata baia di Guanabara fece scalpore.