Danza, musica, teatro e realtà virtuale: con settecento artisti dal mondo, Romaeuropa si prende la città

Dal 4 settembre al 17 novembre, il festival invaderà la Capitale con cento progetti. Si parte con la danza all’Opera e gli omaggi ad Albertone, Morricone e Sakamoto. Appuntamenti al Teatro Argentina, al Parco della Musica, all'Auditorium Conciliazione, al Maxxi e nelle Accademia

Uno spettacolo del Romaeuropa Festival, a Roma dal 4 settembre al 17 novembre
di Simona Antonucci
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Mercoledì 17 Aprile 2024, 10:28

Cento progetti tra musica, danza, teatro, arti digitali e creazione per l’infanzia per 300 repliche in 20 spazi della capitale, ospitando circa 700 artisti provenienti dall’Italia e da tutto il mondo. Romaeuropa si prende la città «e torna a disegnare uno spazio aperto», spiega Fabrizio Grifasi, direttore generale e artistico del Festival «per il confronto tra generazioni e pratiche artistiche, un luogo di condivisione e festa, leggerezza e meraviglia, scoperta dei nuovi linguaggi e del patrimonio culturale nazionale ed europeo».

L’APERTURA

L’inaugurazione della 39esima edizione (la40esima coinciderà con il Giubileo), il 4 settembre, all’Opera di Roma (prima pagina di una nuova collaborazione), con il Ballet de l’Opéra de Lyon che abbina Mycelium, del coreografo greco Papadopoulos, e Biped, del padre della modern dance Cunningham, in dialogo con le musiche di Gavin Bryars, in scena con il suo ensemble. Poi due serate omaggio a Sakamoto, in Cavea (il 6) con le sue Music for film, e al Maxxi (il 7) con il docufilm Opus di Neo Sora sull’ultima esibizione che il maestro giapponese ha dedicato al suo pubblico. En plein air, al Parco della Musica (l’11), anche Baricco con Sollima e i 100 Cellos, a raccontare l’Atene di Tucidide, e Rachid Ouramdane che in Outsider (il 9) dirige i danzatori e funamboli, tra cui Nathan Paulin che ha camminato su una fune tra la Tour Eiffel e il teatro Chaillot). Nella settimana inaugurale, la festa della cultura internazionale («che vede Roma al centro di una straordinaria rete di collaborazioni con l’Italia, l’Europa e il mondo», aggiunge Grifasi) ritrova anche l’Auditorium Conciliazione dove la coreografa tedesca Sasha Waltz dialoga con la Sinfonia n.7 di Beethoven (13 e 14). E poi appuntamenti al Teatro Argentina, al Vascello e per la prima volta anche alla Sala Umberto, il 3 ottobre, con Tanti Sordi - Polvere di Alberto, nato dalla collaborazione con lo scrittore Lorenzo Pavolini.

Coinvolte l’Università La Sapienza, il Mattatoio, le Accademie di Danza, delle Belle Arti, la Silvio d’Amico. Ma anche l’Accademia di Francia (con la pièce aCORdo di Alice Ripoll, l’8 novembre) e Villa Massimo.

I CERAMISTI

Tra le proposte internazionali, i franco-catalani Baro d’Evel (nel loro Qui Som, all’Argentina il 26 settembre, musicisti, acrobati ma anche ceramisti con forni e crete), Amos Gitai che nella sua House sempre all’Argentina (8 ottobre), raduna sul palco musicisti da tutto il medio Oriente. Mohamed El Khatib che narra l’amore di coppie tra i 74 e il 102 anni (9/10 novembre al Vascello). Gorges Ocloo con The Golden Stool (Argentina il 18 ottobre). E Notte Morricone, omaggio al compositore che intreccia la creatività del coreografo spagnolo Marcos Morau e i danzatori dell’Aterballetto (24/26 ottobre all’Argentina). I BILIARDINI Contaminazioni musicali e letterarie in Bello Mondo di Mariangela Gualtieri, Uri Caine e Paolo Fresu (24 settembre all’Argentina), nel concerto Ascoltare gli alberi di Vasco Brondi (11 ottobre Auditorium) e nell’Ultimo Viaggio di Sindbad della compositrice Silvia Colasanti (Opera di Roma, 16/23 ottobre) ispirato al testo di Erri De Luca. Ma anche con il calcio-balilla: nell’evento di Tempo Reale (fondato da Berio), le partite a biliardino dialogano con l’elettronica (11/13 ottobre al Mattatoio). Alien Pop con la band culto tedesca Einstürzende Neubauten (1 ottobre all’Auditorium), creatività emergente alla Pelanda, le tendenze della canzone italiana LineUp! di Antonaci e Di Giovanni), il mondo virtuale in Digitalive, Kids & Family per bambini. Fino al gran finale, 17 novembre, nel nome di Sakamoto, con Noto e Fennesz. 

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