In Nazionale aveva lanciato più di una volta un grido di allarme alle istituzioni. Roberto Mancini denunciò spesso lo scarso utilizzo di giocatori italiani, soprattutto nei grandi club, tanto che volle stupire tutti chiamando Zaniolo quando ancora nella Roma non era entrato nella rosa di Di Francesco e il baby Pafundi, sedici anni, che faticava a scendere in campo con la Primavera del club friulano. Vennero prese per grandi provocazioni, in realtà Zaniolo, prima di cadere in disgrazia per i suoi comportamenti, diventò una pedina importante della sua Nazionale e lo stesso Pafundi giocò un paio di partite entrando nel finale. Ma non solo: l'ex ct convocò a sorpresa Raspadori per gli Europei e spesso ha puntato su Kean credendo nelle sue doti prima che lo juventino finisse in castigo come Zaniolo.
Convocati Arabia Saudita, Mancini ha poche scelte
Adesso, per assurdo, Mancini sta vivendo una situazione ancora peggiore, diciamo ai limiti del disastro perché nella Saudi Pro League, invasa da talenti stranieri, giocano pochissimi arabi, soprattutto nei quattro club che fanno parte del fondo Pif e si contendono il campionato. «Contro il Mali avevo solo quattro giocatori in campo che avevano partecipato alle ultime due giornate con le rispettive squadre», precisa Mancini prima di un altro debutto mondiale, una sorta di avventura al buio. Iniziano le partite del Gruppo G, in cui ci sono il Pakistan (domani la sfida a Lhasa), la Giordania e il Tagikistan: il ct deve provare ad arrivare primo in modo da essere testa di serie nel successivo passaggio, quando 18 squadre verranno divise in tre gironi da sei. Le prime due andranno direttamente ai Mondiali, le altre continueranno a giocare per un posto che verrà reso disponibile da un play off di andata e ritorno. Due anni dureranno queste qualificazioni e la speranza di Mancini è di arrivare dove la sua Italia non aveva ottenuto l'accesso. L'Arabia, al contrario nostro, ha partecipato a Russia 2018 e Qatar 2022. «Ci siamo messi a lavorare, anche dando compiti a casa, pensando al futuro e studiando i giovani perché la situazione è molto complessa.