Dimissioni di Bandecchi, la delusione dei suoi assessori e consiglieri: «Abbiamo pensato ad uno scherzo ed ora che facciamo?». Corridore: «Covava l'addio da giorni»

Dimissioni di Bandecchi, la delusione dei suoi assessori e consiglieri: «Abbiamo pensato ad uno scherzo ed ora che facciamo?». Corridore: «Covava l'addio da giorni»
di Corso Viola di Campalto
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Venerdì 9 Febbraio 2024, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 15:46
TERNI La prima telefonata al vicesindaco Riccardo Corridore è arrivata da una assessora poco dopo le 18 di ieri pomeriggio: «Diteci che è uno scherzo di Carnevale del nostro sindaco, non può lasciare Terni così». Eppure fino a pochi minuti prima sembrava un giovedì pomeriggio come tutti gli altri per la Giunta di Stefano Bandecchi che si è riunita per discutere alcuni punti banali, con il sindaco che ha coordinato l’incontro dal suo ufficio a Roma. Nessun segno di insofferenza, nessun segnale, sono quale sua solita battuta colorita. Finita la Giunta tutti verso casa in attesa di partecipare alla festa della città e degli innamorati. Ma è bastato il breve video di Bandecchi su Istragram, nel quale annunciava le sue irrevocabili dimissioni, ed alcuni suoi messaggi nei gruppi whatsapp, per far piombare l’intera giunta ed i consiglieri di Alternativa popolare in un incubo. Poi, tutti di corsa a palazzo Spada per capire cosa fosse successo e, soprattutto, cosa accadrà ora: «Non mi era mai capitata una cosa simile - dice deluso il consigliere Guido Verdecchia che ha un passato anche nel consiglio comunale di Roma e che è il capogruppo consigliare di Ap- non so cosa dire e cosa fare in questo momento se non aspettare un chiarimento che vada oltre i messaggi e che prima o poi dovrà arrivare, posso solo dire che è stato un fulmine a ciel sereno anche per me». Delusa anche l’assessora alla Scuola ed al Welfare Viviana Altamura: «Io ho sempre lavorato a testa alta - dice senza tradire emozione - ho cercato di fare il possibile per aiutare la città a crescere ed a cambiare in meglio, come ha fatto tutta la Giunta, ed ora non posso che essere delusa da tutto quello che sta accadendo perché stavamo lavorando tutti bene malgrado un’opposizione sempre dura con noi».
Poco distante c’è il vicesindaco Riccardo Corridore che invece non si dice spiazzato dalle dimissioni del primo cittadino: «È una decisione che covava da una decina di giorni - dice il vicesindaco - una decisione che non mi ha stupito, ma conoscendolo bene posso dire che si tratta di dimissioni irrevocabili, non tornerà indietro sui suoi passi, ci ho riparlato al telefono ed è convinto di quello che fa e farà». Lo stesso Corridore fa capire che qualcosa non andava per il verso giusto nei rapporti con alcuni esponenti di Alternativa Popolare a Terni «Ma di questo vi parlerà lui». Ed è proprio Bandecchi, raggiunto telefonicamente, a comunicare le prime verità sui motivi delle dimissioni: «Mi hanno fatto girare le p... alcune persone di Alternativa Popolare a Terni, non è il vice sindaco Corridore il problema - vuole precisare - ma altri; non faccio nomi e cognomi, ma ci sono persone che non hanno capito cosa vuol dire costruire qualcosa di nuovo, un futuro diverso, perché noi non siamo né il Pd né Fratelli d’Italia, ma un partito del tutto nuovo, e qualcuno non lo ha proprio capito, peggio per loro». A far traboccare il vaso delle incomprensioni sembra essere stato il congresso programmatico di fine gennaio di Alternativa popolare non andato come sperato da Bandecchi, con tensioni sia a livello locale che nazionale. Poi, sfociate nella decisione drastica di ieri sera.
Parole che rimbombano a palazzo Spada mentre assessori e consiglieri sono in conclave rinchiusi nella sala del Consiglio comunale, sono tutti in evidente stato di choc e le accuse di Bandecchi li colgono ancora più di sorpresa: «Non resta che attendere- continua Verdecchia - che parli ufficialmente». Intanto, la città ha un altro sindaco dimissionario dopo Leopoldo Di Girolamo, travolto però da una vicenda giudiziaria. 
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