E' stato un successo praticamente in volata. Ma è stato sufficiente per permettere a Serena Chiavolini di riconfermarsi pure quest'anno la regina del pampepato ternano. Ha vinto di nuovo, infatti, il palio del Primo trofeo pampepato città di Terni, che si era aggiudicata già l'anno prima. Il cucchiaio di legno da pasticciere, tenuto in casa per tutto il 2023, lo terrà anche per l'intera durata del 2024, fino a quando lo rimetterà in palio l'8 dicembre, per la successiva edizione. Prima di lei, in quindici edizioni totalmente disputate, solo Rosita Crispoldi e Italia Scaramuccia erano riuscite a vincere per due volte il palio, mentre Roberto Sargentini se lo è aggiudicato tre volte.
Il testa a testa, nella serata degli assaggi del 5 gennaio, è stato con il dolce di Melissa Marcucci, arrivato secondo e giunto alla finalissima di Terni dopo aver superato brillantemente le selezioni del concorso di Marmore. Il dolce della vincitrice è nato sotto un elemento già un anno fa decisivo, cioè l'aver seguito alla lettera un'antica ricetta di famiglia, trovata un giorno casualmente in casa, senza sapere di chi fosse e da quale antenato (o antenata) venisse. In base a quanto contenuto in quella, però, l'autrice del pampepato vincente, che nella vita è impiegata in uno studio legale, ha confermato le modifiche alla ricetta che prima aveva sempre seguito, con la conseguenza di aver di nuovo sfornato il dolce vincente. Quale sia la particolarità di questa antica ricetta, ovviamente, è un segreto di famiglia. La selezione per il miglior pampepato del Natale 2023 ha visto la presenza in gara di 30 dolci, presentati da altrettanti concorrenti.
«Di sicuro - commenta Andrea Barbaccia che è tra gli organizzatori del palio - c'è stata una bella partecipazione. Non eravamo mai arrivati a quel numero di pampepati in gara. Interessante, quest'anno, è stata proprio l'edizione di Marmore, in cui abbiamo riscontrato una qualità media molto alta. Ciò che fa piacere, inoltre, è vedere che arrivano sempre più nuove aperture verso nuove luci del pampepato, come l'asse appena nato con Cremona. Per la prossima edizione, speriamo di instaurare un filo diretto anche con chi ha messo in atto questa iniziativa. Crescere insieme, perché cresca sempre di più il nostro dolce natalizio tipico». Un dolce che negli ultimi anni ha conquistato anche il marchio europeo di indicazione geografica protetta (Igp).