Foligno, era ai domiciliari ma la polizia scopre in casa un fucile risultato “pulito”: scattano un arresto e due denunce per concorso in detenzione illegale di armi

Foligno, era ai domiciliari ma la polizia scopre in casa un fucile risultato “pulito”: scattano un arresto e due denunce per concorso in detenzione illegale di armi
di Giovanni Camirri
3 Minuti di Lettura
Giovedì 21 Settembre 2023, 06:59

FOLIGNO - Un fucile nascosto nel ripostiglio: scatta un arresto e due denunce. I poliziotti del Commissariato di Foligno, guidati dal vicequestore Adriano Felici, hanno arrestato un 47enne per detenzione illegale di armi e hanno denunciato i due conviventi, un uomo e una donna di 33 e 46 anni, per concorso nello stesso reato. I poliziotti, nell’ambito di uno specifico servizio finalizzato alla verifica delle persone sottoposte agli arresti domiciliari sono giunti ad eseguire un arresto e due denunce. Nel corso di un controllo nell’abitazione dove risiedono i tre gli agenti hanno notato che il 47enne era particolarmente nervoso e insofferente. Per questo motivo, temendo stesse nascondendo qualcosa, hanno deciso di effettuare una perquisizione domiciliare che ha dato esito positivo. All’interno di un ripostiglio, i poliziotti hanno trovato, ben nascosto tra alcuni oggetti, un fucile del quale né il 47enne né i due conviventi sono riusciti a motivare il possesso. Per questi motivi, considerato che l’uomo si trovava agli arresti domiciliari per reati contro la persona, dopo aver sequestrato il fucile, gli agenti hanno arrestato il 47enne per il reato di detenzione illegale di armi in concorso e, su disposizione del pubblico ministero, accompagnato in carcere a Spoleto di Spoleto. I due conviventi, invece, sono stati denunciati per il reato di detenzione illegale di armi in concorso. Il reato contestato all’arrestato, ed in concorso ai due conviventi, apre un ragionamento sull’arma sequestrata.

Un ragionamento che parte dal reato contestato. Ai tre, ed in particolare all’arrestato, viene infatti contestata l’ipotesi di detenzione illegale di armi. Quindi si desume che, non essendoci ne furto ne ricettazione come ipotesi contestata, il fucile sia per così dire “regolare”. Si tratta quindi di un’arma pulita e magari non ancora denunciata? Oppure si è in presenza di un “ferro” che veniva tenuto per altri in quella casa? O ancora qualcuno l’ha messo a disposizione? E per fare cosa? Per ora si tratta semplicemente di mere ipotesi che tali restano. Saranno le indagini avviate dagli investigatori del Commissariato a fare piena luce su tutta questa complessa vicenda. Potenziale utilizzo del fucile e sua provenienza sono gli elementi centrali intorno ai quali sono incorso verifiche. Si stanno, come da protocollo, ricostruendo anche le ore precedenti le ore precedenti il controllo che ha portato all’individuazione del fucile così da capire anche se l’abitazione possa esser stato o meno frequentata anche da soggetti diversi da quelli che vi risiedono magari anche in momenti in cui gli occupanti erano assenti. Le indagini della polizia proseguiranno in tutto il territorio giurisdizionale di competenza senza soluzione di continuità. E riguarderanno tanto il controllo del territorio quanto la prevenzione e la repressione dei reati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA