Gatto ucciso a fucilate dal muratore. «Ha rovinato il cemento», denunciato

A Vaccara di Gualdo Tadino, l’uomo ha sparato all’animale perché camminava su una gettata appena fatta. È indagato

Gatto ucciso a fucilate dal muratore. «Ha rovinato il cemento», denunciato
di Francesco Serroni
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Mercoledì 15 Novembre 2023, 01:10 - Ultimo aggiornamento: 01:15

Ha ucciso a colpi di fucile un gatto che aveva camminato su una gettata di cemento fresca appena realizzata nella sua proprietà. Il fatto è avvenuto nel centro abitato della frazione di Vaccara e l’uomo, dopo essere stato identificato a seguito di una denuncia contro ignoti, è stato ora denunciato dai carabinieri forestali di Gualdo Tadino. 

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Gatto ucciso a fucilate

La vicenda è iniziata con il ritrovamento della carcassa del povero gatto, colpita da numerosi pallini di arma da fuoco, in un’area incolta nella frazione del comune gualdese.

La proprietaria dell’animale aveva formalizzato una denuncia contro ignoti e così i militari hanno avviato le dovute indagini che hanno consentito di risalire all’autore dell’uccisione.

L’uomo ha giustificato il proprio gesto con il fatto che l’animale aveva camminato, danneggiandola, sulla gettata di cemento fresca che era appena stata realizzata nella sua proprietà. Dai riscontri è emerso che il gatto era stato ferito mortalmente da un colpo di fucile sparato da una distanza ravvicinata, visto l’elevato numero di pallini rinvenuti nel cadavere a seguito di esame radiografico. Visti gli elementi emersi in sede di indagine i militari hanno anche proceduto ai sensi dell’art. 39 Tulps al ritiro cautelare delle tre armi da fuoco e delle oltre 500 cartucce detenute dal presunto autore del fatto, regolarmente denunciate.

I REATI CONTESTATI

All’uomo sono stati contestati i reati di uccisione di animale (art 544 bis del codice penale) e esplosioni pericolose (art 703 del codice penale) che prevedono pene da 4 mesi a 2 anni. Una denuncia verrà anche presentata nelle prossime ore dall’Organizzazione internazionale protezione animali: «È incredibile la facilità con cui alcuni possessori di armi da fuoco escano da casa con l’intenzione di sparare non appena percepiscono un pericolo nelle vicinanze - commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto - sabato scorso abbiamo visto immagini di uomini che, imbracciati i fucili, andavano per le strade a caccia del leone fuggito da un circo a Ladispoli, per esempio, e ricordiamo che l’orsa Amarena è stata uccisa senza pietà da un uomo, reo confesso, solo perché si era avvicinata alla sua proprietà. È ora d’introdurre un inasprimento delle pene per i reati di cui sono vittime gli animali».


Il fatto ha suscitato grande clamore nella comunità cittadina con tantissime persone che hanno voluto fermamente condannare il gesto ed esprimere la propria solidarietà al povero animale ucciso. L’eco di questi fatti, peraltro, ha varcato ampiamente i confini cittadini, finendo alla ribalta delle cronache anche a livello nazionale, tanta l’indignazione suscitata da questa vicenda.
 

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