Gubbio, Braglia saluta tutti e se ne va: «Non si può alzare l'asticella in queste condizioni»

Il tecnico toscano ha annunciato ufficialmente l'addio a causa degli impianti sportivi, Gli scenari per la successione

Piero Braglia lascia il Gubbio
di Massimo Boccucci
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Domenica 12 Maggio 2024, 09:07

GUBBIO - Era nell'aria già subito dopo l'eliminazione dai playoff per il gol di Cernigoi del Rimini all'85'. Piero Braglia l'aveva fatto capire e sono circolate le prime ipotesi sulla successione, da Enrico Barilari che si è congedato dal Sestri Levante dopo la salvezza miracolosa della matricola ligure a Max Canzi del Pontedera fino a Emiliano Bigica del Sassuolo Primavera.

Ieri mattina (giovedì 9 maggio) Braglia ha reso pubbliche le intenzioni: «Mi sono trovato benissimo in questi due anni, mi sono incontrato con il presidente Sauro Notari e gli ho comunicato la volontà di dimettermi a stagione finita. Ho ancora un anno di contratto ma non voglio rubare soldi a nessuno se non sono convinto di ciò che faccio. Purtroppo qui ci sono problematiche gravi con le strutture e i campi di allenamento che non ci permettono di alzare il livello come vorrei io.

Questo non mi permette di arrivare al 100 per cento del lavoro. La curva, come ho detto più volte, è troppo lontana. Si sentono di più i tifosi ospiti anche se sono meno. Non sono a mio agio ed è giusto che le strade si separino».

Il tecnico toscano ha attaccato il Comune sulla questione impianti, pur senza fare nomi, e ha invitato le forze della città a sostenere Notari. Sul futuro è pronto a un nuovo progetto, guardando la categoria ma non solo. A lui sono interessate Triestina, Pianese (neopromossa in Serie C) e Livorno che punta a vincere la prossima D. Forti dubbi anche sulla permanenza del direttore sportivo Davide Mignemi che ha diverse attenzioni, a cominciare da Ancona e Catania.

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