Il matematico Odifreddi domenica a
Monte del Lago per Corrispondenze

Il matematico Odifreddi domenica a Monte del Lago per Corrispondenze
di Michele Bellucci
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Sabato 7 Settembre 2019, 15:04
MONTE DEL LAGO - Si chiuderà domani l’edizione numero otto del Festival delle Corrispondenze a Monte del Lago, che continua a celebrare la bellezza della parola scritta approfondendone le mutazioni “dal manoscritto al digitale”. L’intensa quattro giorni scivolata tra passeggiate letterarie, reading, spettacoli teatrali, concerti e appuntamenti adatti ad un pubblico trasversale, si chiuderà questa domenica con il monologo di Piergiorgio Odifreddi, sicuramente l'ospite più atteso di questa edizione. Il matematico impertinente, titolo del suo saggio del 2005, presenterà in anteprima nazionale “La comunicazione matematica, da Archimede a internet”, testo finito di scrivere giusto qualche giorno fa in vista di questo appuntamento umbro (inizio alle 22.00, ingresso gratuito).

Piergiorgio Odifreddi, che cosa proporrà a Monte del Lago?
Quando mi hanno parlato del Festival ho subito pensato all’importanza delle lettere epistolari nella storia della matematica. Ci sono arrivate molte corrispondenze dei matematici, da tutte le epoche. In passato era difficile distinguere una lettera da un lavoro scientifico e spesso sono scritti fondamentali.

Può farci qualche esempio?
La lettera mandata da Archimede a Gelone, il tiranno di Siracusa, l’Arenario. Lì si pone un problema, ovvero che i greci non avevano modi per indicare i numeri, quindi lui si inventò un modo per nominare le grandi cifre e chiede "quanti sono i granelli di sabbia a Siracusa? o in tutta la Sicilia? o in tutto il mondo? E quanti potrebbero riempire l’Universo?”. In quella lettera c’è il suo calcolo per dimostrare l'importanza dei numeri da lui individuati.

Quindi ci sarà anche da sorridere?
Perché no? I matematici ad esempio si sono sempre deliziati a lanciare delle sfide, come quella dei fratelli Bernoulli che arrivò a Newton. Penso anche a Pascal, che prima di mettersi a scrivere frasi da Baci Perugina ispirò il calcolo delle probabilità: tutto cominciò durante le sfide ai dadi, spesso interrotte dalla polizia sul più bello, e da lì la domanda "chi sarebbe stato il più probabile vincitore?”. Grandi teorie documentate da scambi epistolari.

Oggi succede ancora?
Beh, i matematici sfruttano le email per lavorare insieme. Quando ho cominciato all'Università negli anni '70 se un problema non si riusciva a risolvere si scriveva una lettera, magari a un professore in America. Se andava tutto bene dopo sei settimane tornava la risposta!

Quindi le cose sono migliorate?
Non proprio, perché questo è il mondo degli influencer. Personaggi come Greta (Thunberg, ndr) che invita Trump a studiare quando nemmeno lei lo ha fatto! Il problema è che invece di voler sentire quelli che sanno, vogliamo dire la nostra. Anche io quando ho imparato le regole degli scacchi mi sono messo a giocare convinto che bastasse quello... e mi hanno battuto subito!

Questo cosa comporta?
Tutto viene appiattito, perché l'opinione di una persona ignorante vale quanto quella di un Premio Nobel. Invece la scienza non è democratica: se gli esperimenti dimostrano una cosa non ha importanza se tutti gli altri dicono di no. Quando ci sono i fatti le opinioni non contano.

Le nuove forme di comunicazione quanto influiscono su questo aspetto?
Io credo che sono fondamentali tutti i mezzi: dal tweet ai giornali, per stimolare la curiosità. Wikipedia ad esempio è meravigliosa, soprattutto per quanto riguarda la matematica. Io personalmente ho provato di tutto per fare divulgazione! Il vero problema è il contenuto, infatti spesso i media sono difettosi perché si concentrano su cose che sono passeggere. Abbiamo per le mani strumenti di enorme diffusione e potere ma occorrerebbe usarli di più per fare cultura. Quando vedo una testata che sceglie di dedicare una stessa pagina a "cultura e spettacoli" mi vengono i brividi. Perché vanno messi insieme?

La giornata di chiusura del festival comincerà alle 11.00 con due appuntamenti a cura del Festival del Medioevo di Gubbio dedicati a scienza, profetismo ed evoluzione medica a cura di Alessandro Vanoli e Federico Fioravanti. Durante la mattinata sono previsti anche momenti ludico didattici per i bambini a cura di Rinoceronte Teatro. Alle 16.00 sarà la volta della presentazione del libro di Roberto Contu “Anni di piombo, penne di lotta” e di altri due importanti incontri: il monologo su Rita Levi Montalcini di Valeria Patera e la conferenza sull'epistolario di Galileo con i professori Umberto Bottazzini e Lino Conti. Domenica è anche il giorno della cerimonia di premiazione della XXI edizione del premio Vittoria Aganoor Pompilj per la sezione riservata a componimenti inediti in forma di lettera.

Dalle 19.30 tutti a tavola con la Zzurla per una cena a lume di candela a base di prodotti tipici, a partire dal pesce di lago. Il Festival delle Corrispondenze è organizzato e promosso dal Comune di Magione - Ufficio cultura.
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