Orvieto: va al parco e molesta sessualmente ragazzi minorenni, 60enne rinviato a giudizio

Orvieto: va al parco e molesta sessualmente ragazzi minorenni, 60enne rinviato a giudizio
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Lunedì 25 Marzo 2024, 14:44

Un sessantenne orvietano è stato rinviato a giudizio per molestie sessuali su ragazzi minorenni. A lui gli investigatori della squadra anticrimine del Commissariato di pubblica sicurezza sono arrivati dopo la prima segnalazione a fine giugno dell'anno scorso. Da allora i poliziotti, coordinati dalla procura di Terni, hanno svolto una serie di accertamenti, non solo scrupolosi ma anche particolarmente riservati, vista la delicatezza della vicenda, sul conto di un sessantenne orvietano accusato di aver avvicinato un ragazzo minorenne mentre si trovava in un giardino pubblico.

L’uomo, dopo avergli rivolto domande personali, avrebbe iniziato a palpeggiarlo nelle parti intime, facendogli proposte a sfondo sessuale. Il ragazzo si è subito allontanato, ha chiesto aiuto e, accompagnato da un adulto, si è recato presso gli uffici della polizia dove ha raccontato l’accaduto.

Dopo aver informato la procura, gli investigatori della squadra anticrimine hanno iniziato a cercare dei riscontri d a raccogliere elementi che consentissero di giungere all’identificazione del presunto molestatore.

Al termine delle indagini, gli agenti del Commissariato di Orvieto non solo sono riusciti ad individuare il presunto autore delle molestie sessuali ma, ascoltando alcuni testimoni, hanno anche raccolto elementi relativi ad altri tentativi di molestie sessuali dell’uomo nei confronti di altri giovani minorenni.

Ad accertamenti conclusi, i poliziotti, hanno inviato alla procura di Terni gli elementi raccolti. Nei giorni scorsi il gup, su richiesta della procura, ha deciso il rinvio a giudizio dell’uomo con l’accusa di violenza sessuale.

Nel frattempo il Commissariato di Orvieto, al fine di prevenire il verificarsi di simili episodi, ha intensificato i servizi di controllo del territorio ma anche mediante l’impiego di pattuglie in borghese nei pressi delle zone che, secondo le testimonianze raccolte, erano frequentate dall’uomo.  Dopo gli episodi segnalati, che ormai risalgono ad alcuni mesi fa, non sono emersi ulteriori comportamenti sospetti.

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