Nella notte tra lunedì e martedì Massimiliano Santopadre ha ribaltato di nuovo il Perugia. Febbricitante, furibondo per la prestazione senza mordente della squadra osservata direttamente dalla panchina nel derby perso ad Arezzo, preso atto del quinto posto, del distacco dalla vetta (tredici punti) e di un calo nel momento decisivo dei grifoni (una vittoria in cinque partite), il presidente e il ds in pectore Jacopo Giugliarelli hanno voltato pagina esonerando già al mattino Francesco Baldini e staff e promuovendo il tecnico della Primavera Alessandro Formisano.
TRA ERRORI E ATTENUANTI
Inevitabile ripensare alla combattività del Perugia di inizio stagione, capace di lottare per non perdere anche tra mille difficoltà, rispetto all’arrendevolezza di quello messo sotto ad Arezzo da una squadra di minore cabotaggio. Probabile che Baldini paghi anche le rotazioni ritenute eccessive. Già sette giorni fa, prima della cena di Natale nel corso della quale fu annunciato il rinnovato idillio (di facciata), pare che Baldini sia stato sull’orlo dell’esonero, poi rientrato. Ma al tecnico di Massa va dato atto di molte attenuanti, a cominciare dall’estate trascorsa nelle incertezze dopo avere firmato un contratto con tanto di clausola di rinnovo automatico in caso di arrivo al sesto posto. Un segnale evidente di come l’asticella sia stata alzata in corsa (lo stesso Baldini l’aveva fatto per primo) e di come la squadra, ancorchè incompleta, abbia finito per pagarne lo scotto. Tanto è vero che a nulla sarebbe valso il tentativo di alcuni giocatori di fare recedere la società dall’esonero, che tra l’altro comporta un vantaggio reciproco: arrivato il 19 dicembre, il giorno prima della scadenza regolamentare, permetterà a tecnico e staff di trovare posto altrove in questa stessa stagione, mentre la società, in caso di nuova collocazione, si libererà del peso degli ingaggi.
IL NUOVO CORSO
La scelta di Formisano, 33 anni (tanti ne aveva Castagner quando approdò sulla panchina biancorossa dalla Primavera dell’Atalanta) non cade dal cielo. Fautore di un calcio propositivo e innovativo, il giovane napoletano era stato in lizza per succedere a Castori nel passato campionato, a porre il veto l’allora ds Castagnini.
LA STANGATA
Autentica stangata ieri dal Giudice Sportivo dopo Arezzo: tre turni a Francesco Lisi, reo di “condotta violenta nei confronti di un avversario, gomitata al volto”; 500 euro di multa e due turni ad Alessandro Seghetti, uno per la doppia ammonizione e uno per “condotta irriguardosa ed ingiuriosa nei confronti della quaterna arbitrale. Dopo essere stato espulso si avvicinava all’arbitro appoggiando la mano all’altezza del petto senza imprimere forza e pronunciando una frase irrispettosa per contestarne l’operato; condotta reiterata”. Motivazioni di fronte alle quali un ricorso potrebbe rivelarsi inutile. I due salteranno le gare con Cesena e Lucchese, Lisi anche quella con il Pescara. Attesa, infine, per la prognosi su Vazquez, infortunatosi ad Arezzo alla gamba buona e non a quella reduce dall’infortunio. Stamattina seduta a porte aperte, poi la presentazione di Formisano.