Terni, seccato l'olmo secolare: ora anche la piazza cambia. Via le vele nere

Terni, seccato l'olmo secolare: ora anche la piazza cambia. Via le vele nere
di Aurora Provanrini
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Mercoledì 8 Maggio 2024, 10:55

TERNI - Non ce l’ha fatta l’olmo ferito l’estate del 2022 da una tromba d’aria. «E’ morto». L’assessora all’Ambiente, Mascia Aniello, lo ha accertato nelle ultime ore e lo ha subito comunicato al ministero dell’Agricoltura e delle foreste: «Uno dei due alberi secolari di piazza dell’Olmo non ha vegetato e questo significa che sicuramente dovrà essere abbattuto». Non è tutto. Quel monumento verde che da il nome alla piazza dovrà seguire un iter complesso: «Essendo un albero vincolato non basterà una semplice autorizzazione comunale ma ci vorrà quantomeno una perizia». Quindi non sarà una cosa veloce. Ma niente in quella parte di centro storico avviene velocemente. La dimostrazione sta nel fatto che da due anni a questa parte, da quell’infernale mercoledì 27 luglio 2022, la piazza è rimasta priva di una delle sue due “ali”, spettatrice della morte di uno dei suoi due olmi monumentali, e niente più. Da allora, da quel nubifragio che ha causato un danno di 41mila euro al Comune di Terni e la rimozione di una delle due tensostrutture (quella danneggiata) che la caratterizzavano dal 2014, sono piovute solo critiche sulla scarsa manutenzione del verde pubblico. Anzi no, sono piovute anche una serie di sberle sul progetto di rigenerazione urbana firmato dall’allora giovanissimo architetto Alessio Patalocco (aveva 28 anni). Si è arrivati a sottoscrivere una petizione per far rimuovere anche l’altra tensostruttura rimasta in piedi come se avesse fatto il suo tempo e adesso non servisse più.
Poi la novità delle ultime ore: la morte di uno dei due olmi. «Ce ne eravamo accorti da mesi che non godeva di buona salute – dichiara Paolo Corpodicristo (Sartorialist) – e speravamo in un intervento di salvataggio, ma come al solito l’amministrazione comunale è intervenuta quando ormai era troppo tardi, per decretarne il decesso».
Mertedì mattina, mentre la Aniello scriveva la missiva al ministero, in piazza dell’Olmo c’erano sei auto in sosta selvaggia tra i quattro ombrelloni bianchi con la scritta rossa e la tensostruttura nera. C’era quella situazione di degrado che residenti e commercianti non vedono l’ora di rimuovere. «Abbiamo presentato al Comune un progetto di riqualificazione degli spazi verdi che ci auguriamo possa essere accolto». Danila Pace (salone di bellezza Lautieri) è disposta a farsi carico della spesa e i titolari dei locali che insistono sulla piazza sono pronti a pensare “l’insieme dei tendoni”.
Mascia Aniello conferma tutto: «Il progetto di sponsorizzazione dell’aiuola che sta attorno ai due olmi è stato praticamente accolto e anche se uno dei due alberi sarà abbattuto, potrà essere messo a terra». «Il nostro progetto – spiega Danila Pace – prevede tre aiuole con cespugli da ombra (azalee, ortensie, pieris, hosta, bergenia), un telo di pacciamatura ricoperto da lapillo vulcanico e un sistema di irrigazione che si comanda a distanza».
Le luci a led sulla pavimentazione sono state rimesse un paio di mesi fa contemporaneamente ai nuovi fari per l’aiuola.

Dunque presto piazza dell’Olmo cambierà “ali”. «La copertura progettata da Patolocco rimasta ancora in piedi verrà rimossa – anticipa l’assessora Aniello - e al suo posto si arriveranno nuovi dehors».

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